Tra tutte le difficoltà, l'arma in più della Roma di quest'anno sono e continuano ad essere le palle inattive. Dagli sviluppi di corner e calci di punizione sono arrivati diversi gol, questo per via della tanta fisicità della squadra. Anche la partita contro l’Empoli, infatti, è stata decisa da due calci da fermo, sui quali Ibañez ed Abraham hanno svettato nel giro di pochissimi minuti, colpendo la squadra ospite con un uno-due micidiale che ha di fatto chiuso immediatamente la pratica. Fare gol a questa Roma è quasi un'impresa, sopra di due gol i giallorossi hanno alzato il muro e da lì non è passato più nessuno. Mou, in attesa del derby di Milano, aggancia l'Inter e si gode la zona Champions. 

Lo Special One sulle corsie esterne sceglie Zalewski ed El Shaarawy per dare più qualità alla manovra, mentre in mezzo al campo agiscono Cristante e Matic. Pronti, partenza, via. La Roma dopo non appena due minuti è già in vantaggio. Dybala calcia l'angolo e Ibañez di testa fulmina Vicario per il vantaggio romanista. La stessa identica dinamica viene riproposta quattro minuti più tardi, ma uno dei due protagonisti è diverso. Non Dybala, anche stavolta deputato alla battuta del corner, ma Abraham, che fa le veci di Ibañez e di testa raddoppia. L'Empoli per forza di cose subisce il contraccolpo e la Roma prende campo, andando ad un passo dal tris in diverse occasioni. Prima un paio di volte con Abraham, poi con Dybala che al termine di una grande serpentina non trova l'affondo giusto. Alla distanza Baldanzi cresce e con lui fa lo stesso l’Empoli, che sfrutta anche il baricentro molto più basso, forse troppo, della squadra di Mou. Ebuehi sugli sviluppi di una palla inattiva si divora un gol con la porta completamente spalancata, poi anche Akpa Akpro va vicino al gol con una conclusione da fuori di poco a lato. 

Nella ripresa ancora una volta sugli sviluppi di un calcio d'angolo la Roma ha la chance di chiudere definitivamente la partita, ma Vicario fa il mostro e cala una strepitosa tripla parata prima su Dybala, poi su Mancini ed infine su Abraham. L'Empoli qualche spazio per poter far male ce l'ha, ma sia Satriano che Caputo girano a vuoto e non riescono a concretizzare. La squadra toscana con il passare dei minuti si sbilancia, ma i giallorossi in contropiede sono poco cinici e troppo teneri, motivo per il quale il match resta sul punteggio di 2-0. A quel punto Mourinho decide di congelare il risultato e di compattarsi ancora di più, passando ad un 3-5-2 con Bove subentrato al posto di Dybala. Da quel momento in poi, l'Empoli tiene il pallino del gioco in mano ma non crea più nessun pericolo. 
 


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