Josè Mourinho, allenatore AS.Roma
Josè Mourinho, allenatore AS.Roma

La Roma è ai gironi di Conference League: battuto 2-1 all'andata e 3-0 al ritorno il Trabzonspor, ora i giallorossi possono festeggiare il passaggio del turno. Queste le parole nel post partita di Mourinho:

Trentamila tifosi terza vittoria di fila cosa le è piaciuto di più. Mentalità, risultato e una volta in più empatia anche se qualche minuto la squadra ha avuto difficoltà la gente capisce che c’è uno spirito che c’è un pensiero di gioco però è un peccato che una squadra come il Trabzonspor non gioca nemmeno in Conference. All'inizio del secondo tempo se Rui non fa una grande parata dobbiamo capire che gli ultimi minuti sono il riflesso dei primi minuti.

E' il riflesso anche una reazione che si comincia ad intravedere nella Roma? E' importante giocare quando sei in difficoltà. Giocare quando sei dominatore è facile anche da un punto di vista emozionale, quando sei in difficoltà devi resistere, devi avere un portiere che viene per questo, non è venuto per visitare la città ma per fare grandi parate. Quella parata lascia la squadra nella condizione di resistere alle difficoltà.

Che significato può avere questo gol di Zaniolo che sta vivendo una terza vita calcistica dopo 2 infortuni gravissimi? Io gli ho chiesto se aveva bisogno di 2 giorni di vacanza e mi ha detto di no. Non giocherà domenica ma voleva stare con la squadra e questo significa qualcosa.

Domani ci sarà la presentazione di Abraham. Come lo ha visto oggi dopo l’esordio con i fuochi d’artificio? Si vede che dal punto di vista fisico non è come noi ma tutti hanno capito la qualità ma non solo anche la mentalità perché i suoi ultimi minuti in campo fa grande ripiegamento difensivo. Shomurodov anche entra e aiuta la squadra ed è un peccato che non ho fatto giocare Borja perché anche lui in questo momento merita di giocare.

Dove comincia a vedere che stanno crescendo i suoi giocatori, nell’aspetto tattico, mentale? Anche io cresco con loro e questo per me è molto importante. Io per lavorare bene ho bisogno di amare i miei giocatori. Se non ho quel feeling sono un allenatore diverso e una persona diversa e per questo ringrazio loro perché sono felice di crescere con loro.

Dove può crescere la Roma? Dove può migliorare? Si può migliorare in tante cose. Dal punto di vista mentale, emozionale. Anche io lo sento. Difensivamente la squadra sta bene anche quando abbassiamo il blocco quando l’avversario avanza siamo organizzati. Dobbiamo migliorare pressing più alto. Non siamo una squadra che per natura ha giocatori a cui piace pressare. Io voglio una squadra che pressa e che fa movimenti senza palla. Abbiamo tanti giocatori bravi con la palla al piede e li voglio bravi anche senza palla. La gente deve capire che abbiamo vinto 3 partite non 30. Ci sono ancora posizioni in cui facciamo fatica ad essere competitivi ad alto livello.

Pellegrini è uscito dal campo fra gli applausi... Deve firmare il suo contratto domani. Il club è fantastico con lui e viceversa. Sicuro va a firmare subito il rinnovo. Se va in Nazionale firma quando torna sennò subito. Noi siamo felici di lui.


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