Il 28 Maggio 2017 per i tifosi giallorossi è una data indimenticabile. Il Capitano decide di dire addio al calcio giocato facendo commuovere tutta Italia e non solo. La vittoria all'ultimo respiro, il boato dei tifosi e la corsa di Diego Perotti sotto la sud, il fischio finale dell’arbitro, Francesco che fa il giro della pista d'atletica salutando tutti e calciando in curva quel pallone pieno di lacrime. Lacrime che sono entrate direttamente nel cuore dei tifosi. Lacrime anche di gioia però, perché sa di aver dato tutto per questa maglia, per questa città e soprattutto, sa che non desiderava altro. Poi il discorso, anche quello pieno di sentimenti: Lo Stadio era in silenzio ad ascoltare le sue bellissime parole. Ogni tanto si sentiva qualche rumore di sottofondo, ma era più di un semplice rumore. Era quel bambino che abbracciava il papà piangendo, perché pur essendo piccolo, capiva che stava assistendo all’addio al calcio giocato del nostro capitano. E piangeva perché vedeva tutti piangere, ma allo stesso tempo c’erano molte persone attorno a lui con il sorriso, compreso suo papà. Quel sorriso leggermente amaro, perché i tifosi un po più grandi sapevano che non avrebbero mai più rivisto scendere in campo il capitano della loro squadra del cuore, colui che ad ogni difficoltà non si tirava mai indietro, colui che quando doveva prendere in mano la squadra lo faceva in un istante, colui che ci ha accompagnato ogni domenica a vivere emozioni indescrivibili, proprio come quella che stava vivendo quel bambino...  

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