Ecco i titoli odierni di alcuni dei maggiori quotidiani italiani:

Il Corriere della Sera: Più che una partita, un romanzo. O, in tempi moderni, una serie tv. Roma-Napoli arriva alla nona giornata ma è già un intreccio indissolubile di passato, presente e futuro. Una folla di personaggi che chiedono spazio, spesso urlando per farsi sentire sopra le voci degli altri. Il Napoli si presenta con 24 punti su 24, la Roma dopo la sconfitta per 6-1 in Conference League contro il Bodo/Glimt. Detta così, non c’è partita. Ma il calcio è diverso da tutti gli altri sport e proprio per questo è il più bello. C’è Nicolò Zaniolo, che l'Inter lasciò partire per avere Radja Nainggolan. L’allenatore nerazzurro era Luciano Spalletti. L’infortunio al ginocchio rimediato contro la Juve è superato. Mou garantisce che il numero 22 sarà in campo, così come Karsdorp. Dopo l’umiliazione norvegese si ritorna ai titolarissimi. C’è Victor Osimhen, che proprio Mou voleva al Tottenham. Il nigeriano preferì il Napoli anche perché gli Spurs avevano già Kane, Son, Lamela e Lucas Moura. «Un attaccante deve venire con ambizione — disse lo Special One —, altrimenti non fa per noi». Oggi Osimhen si presenta all’Olimpico con 5 gol e un assist in campionato, più 4 gol in Europa League. È il giocatore più decisivo del campionato. Sarà bella la sfida indiretta con Abraham. C’è Luciano Spalletti, che dice che questa partita «è una sfida tra due parti di me. Naturalmente sarò tutto del Napoli, ma la Roma non sarà mai la mia nemica. Mi arriveranno fischi? Non li merito, ma se succederà mi consoleranno i ricordi degli applausi delle magnifiche partite che abbiamo vinto, giocando un calcio spettacolare. Abbiamo portato a casa vittorie che hanno fatto la storia della Roma». A Spalletti sono legati gli ultimi trofei giallorossi: le Coppe Italia 2007 e 2008, più la Supercoppa italiana 2007. C’è (il fantasma di) Francesco Totti, sempre nelle parole di Spalletti: «Per Totti ho fatto cose che pensavo di non fare per nessun calciatore. Le rifarei. Ho amato l’ambiente, ho amato Totti. Con il pallone tra i piedi è il più forte che abbia allenato. Non voglio spoilerare il contenuto della fiction che farò io su Francesco. Il titolo è: Speriamo di morì tutti dopo». C’è, naturalmente, José Mourinho, che si è difeso attaccando la precedente gestione e i procuratori nemici: «I Friedkin hanno ereditato tanti errori fatti dagli altri. La proprietà ha speso tanto per rimediare e c’è gente che ride con le tasche piene di soldi. Come tutti gli allenatori vorrei più giocatori, ma non sono uno str**** e ho grande rispetto dei Friedkin e di Tiago Pinto, che stanno costruendo il futuro del club. C’è gente con le tasche piene di commissioni che al momento del bisogno sparisce e cambia telefono. E poi pagano il conto i Friedkin, paga Tiago Pinto e pago io che vado in panchina. L’unico responsabile della sconfitta di giovedì sono io, nessun altro. E comunque preferisco perdere una partita 6-1 che sei partite 1-0. In ogni caso, la sconfitta di giovedì sera non si dimentica». L’Olimpico sarà pieno al 75%, con oltre 45.000 spettatori. A sabato sera erano disponibili solo 800 posti. Con un solo biglietto sarà come vedere un intero Festival.

Il Messaggero: Quattro presenze in Primavera, le prime della sua carriera. Ora la chiamata tra i “grandi” per Roma - Napoli, ufficializzata da José MourinhoFilippo Missori domani sarà in panchina all'Olimpico. Un nome che ha stupito tutti in conferenza, ma è solo l'ultimo dei talenti della squadra di Alberto De Rossi che si affacciano in prima squadra. Il tecnico portoghese lo ha citato per raccontare della differenza delle panchine con le big del campionato, ma per lui è la prima grande emozioni della carriera. In stagione quattro partite con la Primavera, sempre da titolare: tre vittorie e un pareggio il bilancio. È un terzino destro classe 2004 che lo scorso luglio ha firmato il suo primo contratto da professionista insieme a Morgan De Sanctis, che si occupa del settore giovanile. Ha dimostrato però già di poter fare anche l'esterno di centrocampo e a Trigoria ha vinto due scudetti: con l'Under 15 e poi l'Under 17. 

 


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