Se la Roma di quest'anno fosse un libro da leggere, la storia e i suoi intricati intrecci metterebbero così tanto in difficoltà il lettore a tal punto da portarlo a non comprendere ciò che sta leggendo. I giallorossi, tra risultati e prestazioni, si sono sempre dimostrati discontinui ed altalenanti, non rendendo chiara e ben definita la propria identità di gioco. Prendendo in considerazione le ultime quattro gare disputate dagli uomini di José Mourinho, sembra quasi impossibile ricondurre la squadra vista contro lo Spezia e contro l'Atalanta a quella andata in scena sui campi del Vitesse e dell'Udinese.

Mentre in Olanda, nonostante la brutta prestazione, influenzata anche da un campo che riversava in condizioni a dir poco disastrose, il bottino pieno è stato conquistato, alla Dacia Arena la Roma si è potuta accontentare solamente di un pareggio. Se prima del match il pari avrebbe voluto significare perdere due punti, dopo il triplice fischio di Di Bello il punto, ottenuto in extremis grazie al calcio di rigore trasformato da Lorenzo Pellegrini, si è rivelato essere oro colato. Un possesso palla lento, sterile e inoffensivo non ha permesso alla Roma di creare nitide occasioni da gol, le stesse che l'Udinese ha creato nel primo e nel secondo tempo e che, tolta la splendida rete realizzata da Molina, sono state neutralizzate da un paio di interventi poderosi di Rui Patricio.

Uno degli ultimi lanci, con allegata una delle ultime speranze, si è interrotto sul braccio largo di Zeegelaar, motivo per il quale il direttore di gara ha indicato il dischetto del penalty. Il gol, arrivato quasi in maniera casuale, ha permesso ai giallorossi di inanellare l'ottavo risultato utile consecutivo in Serie A e di aggiungere un altro punto ad una classifica che, in particolar modo tra il quinto e l'ottavo posto, resta cortissima. Le fatiche della trasferta olandese, dalla quale i giocatori di Mourinho sono tornati solamente sabato, hanno inciso sulla prestazione di ieri, tanto che anche le altre squadre italiane impegnate in Europa questa settimana, Inter ed Atalanta, si sono infrante sui muri eretti dal Torino e dal Genoa.

I giallorossi saranno chiamati a gestire con intelligenza il ritorno dell'ottavo di finale di Conference League contro il Vitesse, in programma giovedì sera allo Stadio Olimpico. Non appena tre giorni dopo, infatti, andrà in scena lo scontro cruciale contro la Lazio, che dirà qualcosa di più sulla corsa ad un piazzamento valido per la prossima Europa League.

 


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