Graziano Cesari, ex arbitro, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Centro Suono Sport. Ecco le sue dichiarazioni:

 

Ieri c'è stato un rigore ripetuto da Zapata durante Atalanta - Spezia. Perché non c'è uniformità su questa regola?

"Questa regola è molto pericolosa. Anche ieri durante Sassuolo - Cagliari c'è stata una situazione simile, ma non è stata segnalata. Scamacca è entrato in area di rigore prima che Berardi calciasse il rigore. Nella partita di Champions tra la Juventus e lo Zenit gli stessi giocatori bianconeri erano stupiti, in Italia non siamo abituati. Non accettiamo la regolarità di questa situazione".

Un voto globale agli arbitri in questa giornata di Serie A.

"8. Dopo la partita di Di Bello, di Valeri e dei ragazzi più giovani non ho altro da dire. Quando gli arbitri cominciano a prendere un periodo di riflessione si mettono d'accordo e arbitrano meglio. Hanno un pizzico d'attenzione in più".

In Lazio - Juventus l'arbitro è stato richiamato al VAR in occasione del fallo di Cataldi su Morata, è stata una decisione corretta?

"Assolutamente sì. L'arbitro non poteva vedere, la schiena di Cataldi copriva il pallone. Lui è stato pulito nella sua decisione, il VAR giustamente lo ha richiamato. L'applicazione è stata assolutamente corretta, siamo di fronte ad un chiaro ed evidente errore".

Che impressione ti ha fatto il Genoa di ieri sera? Che idea ti stai facendo del suo futuro?

"Abbiamo fatto mezzo tiro in porta e basta. I proclami della nuova holding hanno portato entusiasmo, ma sono discorsi prematurissimi. Questo è un campionato nel quale giochiamo per la salvezza, la rosa è quella che è. È un Genoa che ha grandissime pecche nella costruzione dell'organico, sono partiti Strootman e Zappacosta. Il Genoa non ha una sua identità, anche se Shevchenko ha portato un po' di carica. Gli uomini sono sempre quelli, ieri ho visto il Genoa di Ballardini. Quando affronti una squadra con questo tasso tecnico, comunque, ci può stare che tu perda".

Che idea ti sei fatto su Felix Afena-Gyan?

"È un giocatore importante, non si nasconde mai. Questi sono i calciatori di grande personalità, va a cercarsi sempre il pallone. Il secondo gol è una prodezza, ha calciato con una facilità enorme. Non ha messo una forza eccessiva, ha mirato l'angolino. Ha le qualità per diventare un grandissimo calciatore. Ieri mi è piaciuta l'esultanza che ha fatto, ha cercato subito Mourinho e lo ha abbracciato per ringraziarlo".

In Spagna, a Madrid, Clattenburg ha dichiarato di aver dato un rigore di compensazione all'Atletico Madrid nella finale di Champions League del 2016 contro il Real. Esiste questo meccanismo di compensazione?

"Certamente, Clattenburg ha detto la verità. Lui è un arbitro spesso fuori dalle situazioni normali, va preso con le pinze. Non ha un incarico dirigenziale in Uefa, forse sta cercando attenzioni. Il discorso della compensazione è soggettivo, a me fa schifo. Questo significa sbagliare due volte, la compensazione è una follia".






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