Fa tutto la Roma. Ibañez devia il pallone nella sua porta, Dybala dal dischetto pareggia. Si decide tutto nel primo quarto d'ora, in una partita che nell'arco dei 90 minuti si è rivelata essere un buon rimedio per l'insonnia. Poche emozioni, sia da una parte che dall'altra. Ne esce fuori un pareggio scialbo, che accontenta sicuramente più i padroni di casa che gli ospiti, che rallentano nella corsa ad un piazzamento in Champions League. L'unica nota positiva della serata dei ragazzi di Mourinho, oltre al fatto che perlomeno un punto è stato portato a casa, è il rientro di Wijnaldum a distanza di ben sei mesi dalla frattura del perone rimediata ad agosto in seguito ad un durissimo scontro con Afena-Gyan. 

Mourinho sistema la squadra come fatto contro l'Empoli, con Zalewski ed El Shaarawy dal primo minuto sulle corsie esterne. Alle spalle dell'unica punta, Abraham, agiscono Dybala e Pellegrini. A centrocampo partono dal primo minuto Cristante e Matic, con quest'ultimo che in fase di possesso si abbassa sulla linea di Smalling e Ibañez. Mancini, terzo centrale difensivo di destra, si sposta verso Di Francesco. Il lavoro che Matic fa nella Roma, nel Lecce lo fa Hjulmand. Strefezza, capocannoniere della squadra, è tenuto d'occhio, motivo per il quale i padroni di casa spingono più sul lato opposto. La partita inizia subito con un paradosso. La Roma risulta essere la squadra più forte sulle palle inattive, al contrario il Lecce è quella che le subisce di più. E allora al minuto 7 è proprio il Lecce di Baroni ad andare in vantaggio sugli sviluppi di un corner, sul quale Baschirotto arriva prima di tutti e colpisce di testa. Sulla traiettoria ci finisce Ibañez, che in maniera poco fortunosa devia il pallone nella propria porta. 1-0 Lecce. La Roma è immediata chiamata a reagire ed effettivamente è quello che fa. Prima El Shaarawy impegna Falcone che salva in calcio d'angolo, poi Strefezza al minuto 17 colpisce il pallone con il braccio e regala il calcio di rigore agli ospiti. Sul dischetto va Dybala, che batte l'estremo difensore avversario e porta il punteggio sull'1-1. Da quel momento in poi per circa 20 minuti gli errori dal punto di vista tecnico sono tantissimi sia da una parte che dall'altra, tanto che la prima conclusione in porta è di Colombo al minuto 37. Rui Patricio respinge, ma chi si deve davvero superare è il suo collega Falcone, che prima al minuto 42 e poi al minuto 47 salva strepitosamente su Abraham. 

La ripresa parte con entrambe le squadre che spingono con il piede sull'acceleratore. Di Francesco impegna Rui Patricio, lo stesso fa nuovamente Abraham con Falcone. Nessuno però segna, si resta sull'1-1. Al minuto 8 e al minuto 21 a rendersi pericoloso è Capitan Pellegrini, prima con un calcio di punizione che termina di poco a lato e poi con un buon sinistro dalla distanza che non centra lo specchio della porta. Per il resto c'è poco spazio per le giocate di qualità e ce ne è tanto per il nervosismo. Dopo alcuni cambi, Mourinho nel finale decide di mettere in campo l’artiglieria pesante, per questo lancia Wijnaldum e Belotti al posto di Matic ed Abraham. Gli ultimi sussulti, però, sono del Lecce, con Banda che al minuto 40 calcia alto e con Baroni che allo scadere protesta per un presunto contatto da rigore proprio ai danni dell'esterno offensivo del Lecce. Negli ultimi minuti entra anche Solbakken al posto di Pellegrini, ma neanche il norvegese riesce a combinare qualcosa. Termina 1-1 una gara dalle poche emozioni. 
 


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