Se aveste chiesto a qualunque persona di questo pianeta di fare il nome di un giocatore potenzialmente decisivo nella gara tra Sassuolo e Roma, nessuna persona al mondo, compreso Kristensen, avrebbe fatto il nome del danese. Non solo perché banalmente si tratta di un giocatore difensivo e perché non è una delle stelle di questa squadra, ma anche e soprattutto perché il rendimento in questa prima parte di stagione non è stato di certo dei migliori. Eppure, Kristensen entra a partita in corso e leva le castagne dal fuoco, prima procurandosi il rigore dell'1-1 e poi trovando con un po' di fortuna la rete del definitivo 2-1, che regala tre punti pesantissimi alla squadra di Mourinho

Lo Special One dall'inizio lascia fuori anche Pellegrini, promuovendo Bove mezz'ala. Dionisi, invece, scommette ancora una volta su Laurientè esterno a sinistra nel suo 4-2-3-1. La partita non è tra le più divertenti che abbiamo visto fino ad ora in questo campionato, ma si può dire che è una partita da Roma. I ritmi si rivelano essere lenti e soporiferi, le giocate di qualità sono poche sia da una parte che dall'altra. Il primo squillo è di Dybala, che dalla distanza impegna Consigli. Il secondo è di Pinamonti, che di testa sbaglia completamente la misura. Fino al minuto 25 si vede poco e nulla, poi il tiro di Berardi diventa un assist per Henrique, che sfrutta la pessima marcatura di Ndicka e spinge il pallone in porta a due passi da Rui Patricio. La Roma è costretta a rincorrere e quindi ad alzare i ritmi, ma le idee sono poche e confuse. In una delle pochissime volte in cui i giallorossi riescono ad arrivare a Lukaku, vengono creati i presupposti per trovare il gol del pareggio. Il belga appoggia a Dybala, che dal limite dell'area di rigore costringe Consigli a compiere un vero e proprio miracolo. Nel finale della prima frazione di gioco la difesa romanista si distrae nuovamente e si apre il varco per il 2-0 dei neroverdi. Berardi suggerisce a Thorstvedt, che clamorosamente da buonissima posizione calcia debolmente addosso a Rui Patricio. 

All'intervallo Mourinho manda dentro Kristensen e Azmoun, passando al 3-4-2-1. Le squadre si allungano e la partita diventa molto più vivace. La Roma attacca sempre in maniera confusionaria, ma in un modo o nell'altro con le qualità dei singoli riesce a creare grossi pericoli. Prima Lukaku calcia addosso a Consigli, poi Azmoun spreca un'altra ghiotta occasione. L'episodio chiave arriva al minuto 16, quando Boloca compie un fallo bruttissimo ai danni di Paredes. Marcenaro inizialmente dà il giallo, poi, richiamato dal VAR, corregge con il cartellino rosso. Il Sassuolo è in 10 uomini e allora Mou aumenta il potenziale offensivo inserendo anche Pellegrini ed El Shaarawy. L'uomo decisivo, però, è Kristensen. Il terzino danese viene atterrato da Erlic all'interno dell'area di rigore, penalty per i giallorossi. Sul dischetto va Dybala, che a circa un quarto d'ora dalla fine fa 1-1. Dopo 5 minuti, è proprio La Joya a premiare di tacco l'avanzata di Kristensen, il cui tiro deviato da Tressoldi si impenna e con una strana parabola finisce alle spalle dell'estremo difensore neroverde. Nonostante la superiorità numerica, la Roma rischia in un paio di occasioni di subire il pareggio dal subentrato Racic, prima con un erroraccio di Paredes e poi con un tiro dalla distanza. Marcenaro fischia tre volte e la Roma vince, portando tre punti pesantissimi a casa per la corsa alla Champions. 
 


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