Roma e il Lazio si sono svegliati in zona gialla stamattina. Finalmente un cambiamento importante, un primo piccolo passo per un ritorno alla normalità, frutto dell’impegno degli addetti ai lavori e dei cittadini che hanno rispettato le regole, ora non bisogna abbassare la guardia perché abbiamo già visto come in altre regioni, come la Sardegna, la libertà si sia subito trasformata in pericolo e chiusura.

Da oggi 26 aprile, si torna in zona gialla e i cambiamenti sono diversi.

Bar e ristoranti, anche a seguito delle proteste svolte anche a Roma, potranno servire ai tavoli, anche a cena, ma solo all'aperto. Si potrà stare soltanto seduti al tavolo, massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. La distanza è fissata a un metro e coprifuoco alle 22.

Sì torna a scuola in presenza anche per le superiori. Le lezioni saranno garantite a Roma per un massimo del 70% per non creare disagi nei trasporti. Gli universitari potranno tornare in presenza fino al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni.

Riapriranno finalmente al pubblico musei, cinema, teatri, sale concerto e live club con posti a sedere preassegnati e distanza garantita di un metro l'uno dall'altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1.000 all’aperto.

Devono attendere invece fino al 15 maggio le piscine all'aperto e gli stabilimenti balneari, mentre dall'1 giugno anche le palestre al chiuso ma sempre (e solo) in zona gialla. Da domani lo sport all'aperto di contatto sarà consentito, via libera quindi al calcetto.

Sarà di nuovo possibile spostarsi da una regione all'altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni, ma con la nuova "certificazione verde". Inoltre sarà consentito – ma al momento fino al 15 giugno – andare a trovare amici e parenti, in zona gialla e arancione, in un'abitazione privata fino a un massimo di 4 persone (prima il limite era 2).

Un indice Rt tra lo 0.76 e lo 0.78 ha permesso le riaperture a Roma e nel Lazio."Un altro risultato della nostra comunità che ora non deve più chiudere. Riapriamo ma non al covid, e riprendiamoci la vita", ha commentato il Governatore Nicola Zingaretti che, con vanto, ha poi aggiunto: "Il Lazio è la regione italiana che è rimasta più giorni in zona gialla. Un risultato utile alla nostra economia e che deve ancora di più unirci e renderci orgogliosi, perché è una grande prova di responsabilità della nostra comunità".

"Grazie a questo risultato, anche nell'emergenza, si sono potute garantire più libertà alle persone, più lezioni in presenza per studentesse e studenti, più visite a mostre e musei, più possibilità di lavoro per le attività economiche, come bar, ristoranti, centri commerciali. Ora nessuna distrazione. Continuiamo con responsabilità e andiamo avanti spediti con i vaccini, per tornare a vivere", ha scritto su facebook il presidente della Regione. L'assessore alla sanità laziale Alessio D'Amato che aggiunge: "La zona gialla non è un tana libera tutti, bisogna continuare a mantenere massimo rigore nei comportamenti.


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