Ci siamo, domenica 3 e lunedì 4 ottobre si vota per le elezioni comunali a Roma. I romani sono chiamati a decidere chi dovrà guidare la città per i prossimi 5 anni.

Non è facile una città come Roma, e sono molti i nomi, anche autorevoli e competenti, che nel corso degli anni si sono tirati indietro e non hanno accettato l’impresa. Un incarico quasi impossibile lo definiscono in molti, una città unica e complicata, con pochi soldi e tanti guai, che nessuno è stato in grado di risolvere, nonostante le bandiere, nonostante le promesse e l’amore più o meno ricambiato i problemi sono sempre lì, nella migliore delle ipotesi, o sono aumentati.

I problemi più importanti, da sondaggio, per i romani sono rifiuti e mobilità. L’elezione del prossimo sindaco della Capitale potrebbe dipendere da questi. Sono infatti in cima alle preoccupazioni rispettivamente del 56% e del 46% dei romani e campeggiano nei programmi elettorali dei quattro principali candidati sindaco.

Ed eccoli qui i candidati sindaco, sono 22, ma la sfida per chi vincerà le elezioni si restringe a Carlo Calenda, Roberto Gualtieri, Enrico Michetti e Virginia Raggi. Si vota per eleggere il nuovo sindaco della Capitale dopo il primo mandato di Virginia Raggi, ma anche per la composizione del nuovo consiglio comunale e dei municipi di Roma, le liste che sostengono i candidati sindaco sono 39: ecco tutti i nomi dei candidati:
Enrico Michetti, Roberto Gualtieri, Carlo Calenda, Virginia Raggi, Margherita Corrado, Fabiola Cenciotti, Micaela Quintavalle, Monica Lozzi, Andrea Bernaudo, Paolo Berdini, Fabrizio Marrazzo, Luca Teodori, Rosario Trefiletti, Gilberto Trombetta, Giuseppe Cirillo, Rodolfo Concordia, Cristina Cirillo, Francesco Grisola, Gian Luca Gismondi, Paolo Oronzo Mogli, Sergio Iacomeni, Elisabetta Canitano.

I 4 principali candidati in questi mesi si sono confrontati più volte a viso aperto ma lo scenario, ammettiamolo, per i romani non è stato rassicurante. Fra battute sarcastiche, litigate e abbandoni non ne è mai venuto fuori niente di buono e di concreto, le domande sono rimaste lì senza risposta e l’unico stato d’animo che campeggia negli elettori è quello di confusione.
Oggi ci sono stati gli ultimi incontri in piazza. I quattro hanno scelto piazze diverse:

Carlo Calenda ha scelto piazza del Popolo, dopo aver incontrato giorni fa per caso Salvini e avergli promesso di prendersi i suoi elettori di destra, forse se li è presi davvero perché la piazza era talmente piena che è stato deciso di chiuderla a nuovi ingressi, e in piazza si è lasciato andare all’entusiasmo “Io passo per cattivo ma così mi commuovo, mi avevano sconsigliato piazza del Popolo, ma io ci credevo e l’abbiamo riempita! Perché il duro lavoro paga sempre! Stiamo insieme e vinceremo!” Non risparmia in stile cattivo Calenda critiche ai suoi avversari, alla mancanza di un programma di Michetti tranquillo di potersi appoggiare alla Meloni, agli slogan irrealistici di Gualtieri e al non sapere come risolvere il problema rifiuti della Raggi.
Il leader di Azione, Carlo Calenda ha deciso di candidarsi a sindaco di Roma proprio in contrapposizione al centrosinistra. Non ha preso parte alle primarie e spera di arrivare al ballottaggio, sarà sostenuto anche da Italia Viva, il partito di Matteo Renzi. È possibile leggere il programma elettorale di Calenda sul suo sito ufficiale:

https://www.calendasindaco.it/programma/


Roberto Gualtieri si esibisce a San Basilio, prima con la chitarra intonando Bella Ciao per radio e tv e poi parla alla gente di periferia, abbandonata secondo lui dalla Raggi in questi anni. I sondaggi lo danno in testa e lui è convinto di vincere “Possiamo arrivare anche primi, comunque ce la giocheremo con il candidato del centrodestra, Michetti. Agli altri sfidanti, dedica un pensiero: "Spero che insieme ai loro elettori ci sostengano al ballottaggio, anche se non farò apparentamenti".
Ex ministro dell'Economia del secondo governo Conte, con cui ribadisce oggi “c’è un rapporto personale”, ex parlamentare europeo, è il candidato del centrosinistra a Roma. Ha vinto le primarie con il 60 per cento delle preferenze davanti a Giovanni Caudo, secondo con il 15 per cento. Gualtieri è professore associato di Storia Contemporanea (in aspettativa) all'Università La Sapienza di Roma. Secondo i sondaggi arriverebbe secondo al primo turno delle elezioni amministrative, ma avrebbe buone chance di vincere al ballottaggio contro Michetti, ma anche contro Raggi e Calenda. È sostenuto dalle liste del Partito democratico, Roma Futura, Psi, Sinistra Civica Ecologista, Lista Civica Gualtieri Sindaco, Europa Verde, Demos. Qui l'intervista di Fanpage.it al candidato sul suo programma:

https://www.fanpage.it/roma/roberto-gualtieri-a-fanpage-saro-il-sindaco-del-cambiamento-non-un-manager-o-un-amministratore/amp/


Enrico Michetti sceglie una conferenza stampa a Spinaceto, con i big dei partiti di coalizione. Accanto a Michetti infatti la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, il segretario delle Lega, Matteo Salvini, Antonio Tajani per Forza Italia e ovviamente la candidata vice sindaco, Simonetta Matone. “Non ho mai parlato di me quindi non sapete chi sono” dice Michetti rivolgendosi alla stampa “In 30 anni di lavoro ho gestito miliardi di euro ma le mie mani sono pulite! Vivo da 55 anni nella stessa via e mantengo lo stesso tenore di vita.”
Enrico Michetti è il candidato del centrodestra, sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia-Udc, Lega, Rinascimento e Cambiamo, Partito liberale europeo, Lista Civica per Michetti e Lega. La sua vicesindaca sarà Simonetta Matone, per 17 anni pm per il tribunale dei Minori. Michetti è docente esterno di diritto pubblico e dell'innovazione amministrativa al primo anno del corso di Economia aziendale, sede di Frosinone, dell'Università di Cassino. Tutti i sondaggi, per il momento, lo danno in testa e candidato al ballottaggio. Qui il suo programma elettorale:

https://www.fanpage.it/roma/abbiamo-trovato-il-programma-integrale-di-enrico-michetti-eccolo/amp/


Virginia Raggi alle 20 è arrivata in piazza della Bocca della Verità, è salita sul palco felice “abbiamo rimesso in ordine i conti, abbiamo fatto del bene a questa città” con queste parole si presenta ad un pubblico folto che le è rimasto fedele in questi anni. Con lei Giuseppe Conte e Luigi di Maio in presenza più Beppe Grillo e Roberto Fico in collegamento, per rappresentare un gruppo che smentisce divisioni e fratture.
Indossando una maglietta con scritto “my name is Roma”, la sindaca ha continuato: “Tutto quello che ho fatto lo rifarei. Contro i Casamonica, gli Spada, contro i Fasciani. Ma non l’ho fatto da sola, l’ho fatto insieme a tutti voi”. E spera di poter parlare per un futuro a Roma.

La sindaca uscente, Virginia Raggi, ha deciso da tempo di ricandidarsi per la poltrona di prima cittadina della Capitale. Raggi questa volta sarà sostenuta non solo dal Movimento 5 Stelle, ma anche da cinque liste civiche. La sindaca, secondo i sondaggi, dovrà provare a strappare il secondo posto, e quindi l'accesso al ballottaggio, al candidato del centrosinistra Gualtieri. Ecco il suo programma:

https://www.virginiaraggisindacodiroma.it/wp-content/uploads/2021/09/programma-raggi.pdf


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