Come ogni 5 agosto, torna quest’anno a Santa Maria Maggiore, la storica rievocazione del Miracolo della Madonna della neve. Alle 21:00 la piazza dell’Esquilino viene trasformata in un teatro di luci per ricordare l’evento del 5 agosto 358 d.c, quando la Vergine Maria apparve in sogno a Papa Liberio con la richiesta di erigere una Basilica dove il giorno seguente avrebbe trovato della neve fresca. La mattina seguente si verificò il miracolo, in piena estate nella piazza la neve, e Papa Liberio tracciò il perimetro della Basilica, seguendo la forma del velo di neve lasciata sul colle dell’Esquilino, edificando la prima Basilica nel mondo dedicata alla Madonna della Neve e da allora i romani ricordano l’evento come “il miracolo della neve”.
Ideata e a cura dell’Architetto Cesare Esposito, che ha deciso quest’anno di invitare personalmente il Pontefice con una lettera: “La invito Santità a testimoniare in occasione della rievocazione della Madonna della Neve, affinché diventi un simbolo di speranza e d'amore per tutti i fedeli e la città.” Nella lettera indirizzata a Papa Francesco, l’architetto Esposito ricorda le tante difficoltà che ha dovuto affrontare nella vita e come “la ricorrenza del 5 agosto è diventata un appuntamento importante per i fedeli, tanto che nel 1987 Papa Giovanni Paolo II prese parte alla cerimonia tenendo un discorso sul prodigio della neve di fronte a migliaia di fedeli presenti”.
L’architetto Esposito nella missiva ricorda ancora quando creò “la prima nevicata nel 1983, il sindaco di allora era Luigi Petroselli e dopo di lui Ugo Vetere che insieme all’allora assessore alla Cultura, Renato Nicolini, approvarono il mio progetto e mi diedero l’incarico di creare l’evento. Non c’erano fondi e così i miei genitori impegnarono ogni cosa, anche la fede nuziale, per aiutarmi a realizzare la prima edizione della rievocazione storica del Miracolo della Madonna della neve”.
E da allora, da quel 1983, l’architetto Esposito organizza e allestisce l’evento.

Anche quest'anno quindi i cittadini romani e i turisti potranno tornare in preghiera a rivivere quanto accaduto nel quarto secolo, per celebrare la tradizionale festa della Dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro papali romane.


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