Paulo Dybala (photo Bertea)
Paulo Dybala (photo Bertea)

Nel post partita di Roma-Genoa ha parlato Dybala.

Paulo Dybala a SportMediaset

La partita?
“L’amore della gente è arrivato prima di essere campione del mondo, per me vale tanto. Oggi mi hanno fatto un riconoscimento bellissimo. Grazie a tutti sono arrivato al mondiale e sono tornato in modo perfetto”.

La Coppa Italia?
“Dobbiamo ancora tutti migliorare, io per primo. Per noi la Coppa Italia è un obiettivo, abbiamo la squadra per farlo. Tra poco arriverà anche Gini che può darci una grossa mano e sarà importante per noi”.

Dove può arrivare la Roma?
“Ancora è presto per dirlo. Come già detto la Coppa Italia deve essere un obiettivo chiaro. In campionato sappiamo che ci sono squadre più forti ma sappiamo di avere una grande squadra. Se vogliamo essere tra i primi posti dobbiamo dare tutti qualcosa in più. Abbiamo anche l’Europa League, i nostri obiettivi sono chiari”.

Quando rivedremo il vero Paulo senza problemi fisici?
“Speriamo presto. Delle volte è difficile perché ci sono tante partite, ma giocando il più possibile si recupera la condizione”.

Come vedi Napoli-Juve?
“Sarà una grande partita da vedere, soprattutto per la rivalità che ci sta tra le squadre. Pronostico? Che vinca il migliore”.

Paulo Dybala a SkySport

Sei riuscito da solo a disorientare tutta la difesa, raccontaci il tuo gol:
“Credo sia stato Mancini a recuperare bene una palla in uscita. Mi sono messo dietro ai difensori, mi sono girato e ho visto lo spazio, mi sono avvicinato per tirare e poi ho segnato”.

I quarti di finale contro il Napoli al Maradona?
“È uno stadio molto caldo, c’è una grande atmosfera. Giocare lì non è facile e loro quest’anno stanno facendo molto bene. Noi dobbiamo migliorare e lavorare duramente”.

Il Napoli non è ancora passato…
“Eh lo ha detto lui, non io (ride, ndr)”.

Mourinho su di te ha detto: “Paulo è un giocatore che rende la squadra migliore, l’allenatore migliore. Ci sono squadre che hanno 5-6 giocatori della sua qualità, squadre che ne hanno 11, noi non ne abbiamo così tanti.. quando Paulo c’è, la musica è diversa”. Cosa ne pensi?
“Se arriva da lui è qualcosa di importante per quello che ha fatto nella storia del calcio. Lui mi ha voluto qui. Sono campione del mondo anche grazie a lui. Io darò sempre il 200% per lui e per tutti i tifosi”.

Con l’Argentina tutta la squadra aiutava in fase difensiva:
“Alvarez era il primo a pressare e tutti gli altri correvano con lui. Gli attaccanti devono pressare e aiutare in fase di non possesso e poi sfruttare gli spazi. L'allenatore ci chiedeva questo”.

Qual è la differenza più grande tra Mourinho e Allegri?
“A livello personale sono molto simili, due bravissime persone, aiutano tanto i giocatori, si prendono le responsabilità. Con Allegri ho lavorato molto di più, con Mou solo sei mesi. Entrambi hanno vinto tanto. Curano tanto la fase difensiva ma anche quella offensiva. Allegri mi ha aiutato tantissimo a crescere, Mourinho mi sta aiutando a migliorarmi ogni giorno”.


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