Gianluca Mancini (Photo Pruneti)
Gianluca Mancini (Photo Pruneti)

Queste le dichiarazioni di Gianluca Mancini alla vigilia di Roma-Salisburgo in conferenza stampa:

Che partita ti aspetti domani?
“Mi aspetto una guerra come l’andata, dovremo dare tutto e sbloccarla subito per portarsi tutti dietro e vincerla”.

Potete eliminare il Salisburgo? In caso avreste fatto il vostro dovere?
“Per noi è una partita importante, se la Roma vince passa il turno e ci concentreremo per le prossime. Non è che ci mettiamo a tappezzare la città perché andremmo agli ottavi, però vogliamo andare avanti”.

Ti senti migliorato anche dal punto di vista disciplinare?
“Mi sono guardato allo specchio, ho visto le mie statistiche perché ho saltato diverse partite per i troppi gialli. Ho lavorato su me stesso per ridurre queste cose ed essere continuo nel giocare. Rivedendo le gare dell’anno scorso, alcuni gialli erano stupidi e non avevano senso, ho provato a migliorarmi in questo senso. Ho parlato con il mister per migliorarmi. Ci sta di avere degli alti e bassi in una stagione, quest’anno è un po’ come l’anno scorso. Il rendimento va anche in base alla squadra e al lavoro quotidiano. È un anno e mezzo che lavoriamo insieme, ci saranno sicuramente a volte degli alti e bassi che ogni calciatore da sempre ha. Uno deve essere bravo a essere concentrato e lavorare al massimo”.

La Roma è una famiglia?
“Sì, lo spogliatoio è eccezionale. Ci vogliamo bene, abbiamo l’obiettivo per fare il massimo”.

La coppia con Ibanez e Smalling?
“Giochiamo insieme da tanto, anche Kumbulla è un ragazzo meraviglioso. Llorente ha portato esperienza, fa parte della famiglia dei difensori. Giocare insieme aiuta a capirci anche con un semplice sguardo, ti porta ad avere un rendimento migliore. La parte difensiva della Roma va bene ma è merito anche di tutta la squadra che si sacrifica”.

Ti aspetti di vedere Smalling l’anno prossimo?
“Spero e penso di sì”.

Vi hanno dato fastidio alcuni fischi?
“Mourinho si è riferito soprattutto a Bove quando ha parlato dei fischi. Se sentiamo lo stadio come l’anno scorso e come lo è quest’anno, cioè molto presente, è un aiuto in più per i giocatori e una forza in più. L’Olimpico si fa sentire se ti spinge, l’ho sentito anche da avversario. Quando gioco penso a quello che faccio in campo, se ricevo dei fischi o mi viene detto qualcosa non lo sento. Come ha detto il mister, speriamo che lo stadio ci dia una mano e sia quella spinta in più, ma dobbiamo essere in grado di farci spingere”.

Domani avete la consapevolezza di poter ribaltare il risultato?
“Con l’Hellas Verona era importante per il campionato, poi domani abbiamo un’eliminatoria contro il Salisburgo e siamo pronti per ribaltare il risultato. Dobbiamo farlo per andare avanti, abbiamo il nostro equilibrio che ci porta a essere equilibrati sia quando le cose vanno bene sia quando vanno male”.


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