Dopo un inizio inaspettato, la Roma di Josè Mourinho archivia facilmente la prima partita di Conference League contro  il CSKA Sofia. Nonostante il risultato, lo Special One non è rimasto soddisfatto della prestazione della squadra, definendo il risultato finale troppo pesante per gli avversari. Il tecnico portoghese sta cercando di gestire la piazza, chiedendo continuamente equilibrio. Con questo inizio di stagione però è difficile tenere i piedi per terra, la città è tornata a sognare  di nuovo  come non faceva da tempo. Il prossimo ostacolo per raggiungere le 7 vittorie consecutive in stagione è l’Hellas Verona, che ospiterà  i giallorossi allo Stadio Bentegodi domenica 19 settembre alle ore 18. Gli scaligeri hanno da poco cambiato la guida tecnica, con l’ex giallorosso  Eusebio Di Francesco sostituito da Tudor. 

 

I precedenti

Roma ed Hellas Verona si sono incontrate per 60 volte, con 10 successi per gli scaligeri, 19 pareggi e 31 vittorie da parte dei giallorossi. I gialloblù hanno vinto in casa per 8 volte, compresa la vittoria della scorsa stagione, 12 pareggi e 10 successi esterni.


Le statistiche

La Roma continua ad avere il migliore attacco del campionato , con 9 reti segnate (insieme a Inter e Lazio), mentre l’Hellas Verona ha totalizzato solamente 3 reti. Questo dato è comprensibile se si vanno a guardare i tiri totali in queste prime partite, 20 per gli scaligeri (solo 5 nello specchio) contro i 48 della Roma (di cui 22 in porta). La squadra ora capitanata da Tudor ha cercato spesso il cross in queste tre partite di Serie A, totalizzandone 38, la Roma invece cerca meno questa soluzione, con 29 cross.


Josè Mourinho avrà qualche grattacapo per la partita di domani, visto che sia Vina( si teme una distorsione al ginocchio) che Mkhitaryan potrebbero saltare il match. Spazio quindi probabilmente per El Shaarawy che sta vivendo un periodo di forma eccezionale. Più complicato invece sarà sostituire Vina. Il suo posto infatti lo potrebbero prendere sia Calafiori che Ibanez. Qualora Mourinho decidesse di adattare il brasiliano sulla sinistra, ci sarà spazio per Chris Smalling, che affiancherà Mancini in difesa. Certi di un posto da titolare, salvo imprevisti, sono Veretout e Cristante. In attacco solito spartito, con Abraham davanti a Zaniolo e Pellegrini.


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