Se la Roma voleva avere ancora qualche speranza di accedere alla prossima edizione della Champions League attraverso il campionato, questa era riposta in una vittoria in questa giornata. Invece, come nelle ultime uscite in campionato, è arrivato un altro imprevedibile stop interno contro la Salernitana, giunta nella Capitale tranquilla senza nulla da giocarsi, se non lo sfizio di fare risultato in uno Stadio importante come l'Olimpico. I giallorossi dentro la partita si ritrovano sempre a rincorrere: prima El Shaarawy risponde al vantaggio di Candreva, poi Matic pareggia nuovamente i conti dopo il secondo vantaggio firmato Dia. La sensazione è che la testa dei giocatori della Roma sia già alla finale di Budapest, mentre i ragazzi di Sousa sfornano l'ennesima buona prestazione di questa stagione. 

Mourinho deve continuare a fare a meno di Dybala, ancora out dopo la tremenda botta rimediata qualche settimana fa contro l'Atalanta. Ovviamente l'obiettivo è quello di recuperarlo completamente per la finale di Europa League contro il Siviglia, senza rischiare ulteriormente. La buona notizia sono i rientri dal primo minuto di Smalling ed El Shaarawy, con Bove tuttofare che si posiziona terzo centrale di destra dopo aver fatto il quinto giovedì contro il Leverkusen. Il risultato che ne esce fuori è una squadra sbilanciata e in confusione, motivo per il quale Mourinho dopo un quarto d'ora passa al 4-2-3-1. Nel frattempo, però, la Salernitana è già passata avanti al minuto 12, con un gol di pregevole fattura di Candreva su lancio lungo di Coulibaly. La Roma, stremata dalle tante partite ravvicinate e dalle fatiche europee, non sembra essere brillante, tanto che tolta qualche sgaloppata di Zalewski ed El Shaarawy crea pochissimi pericoli. Prima del duplice fischio, in pieno recupero, Ibañez trova l'incornata giusta per l'1-1, ma il direttore di gara con l'aiuto del VAR annulla la rete per fallo di mano di Belotti. 

All'intervallo Mou mette subito mano ai cambi, inserendo Llorente, Pellegrini e Matic al posto di Tahirovic, Solbakken ed Ibañez. La mossa paga, perché al minuto 2 della ripresa Ochoa respinge un calcio di punizione di Pellegrini ed El Shaarawy spedisce in fondo alla rete il tap-in, facendo 1-1. I giallorossi prendono campo, ma al minuto 9 è la Salernitana a tornare in vantaggio grazie al bel colpo di tacco sottoporta di Dia. La partita è viva, la Roma spinge alla ricerca del pari e gli ospiti tentano di colpire in contropiede, in particolar modo con le accelerazioni di Mazzocchi sulla corsia di destra. Belotti ha un'enorme chance per pareggiare, ma la spreca malamente. Mourinho sostituisce Wijnaldum e manda dentro Abraham, che si rende da subito pericoloso insieme a Cristante. Alla fine il gol del pareggio lo trova Matic in mischia. Nel finale i padroni di casa spingono e provano a vincerla, prima con un destro dalla distanza di Zalewski, poi con una conclusione di El Shaarawy e un buon colpo di testa di Cristante. Nulla di fatto, il match termina 2-2 e la Roma dice addio al sogno di agguantare la Champions League attraverso il campionato. 
 


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