Questi i titoli dei quotidiani nazionali sportivi: 

Il Messaggero: In un giorno triste, potrebbe esser arrivata la svolta del campionato. Perché nonostante il ko nel derby, la Roma ritrova Zaniolo.  Ancora una volta non ce l'ha fatta a completare 90 minuti. Ma nei 77 nei quali è stato in campo, è stato l'anima della Roma. Semplicemente devastante. Uomo ovunque, partito con il freno a mano tirato. Poi la mancata chiamata di Guida sul fallo di Hysaj - che dato il via al raddoppio di Pedro - è come se l'avesse svegliato dal torpore. Ha sfiorato il 2-1 colpendo, come era accaduto già contro l'Udinese, un palo clamoroso.  Palla al piede, in velocità, sfruttando gli inserimenti da dietro, ha inanellato un paio di strappi dei suoi. Per la difesa della Lazio è diventato un incubo. Dopo il 3-1 di Anderson, Nicolò ha la forza di rialzarsi. Si procura il rigore del 3-2 e dà la carica a compagni e tifosi. Il rischio di far venire giù la Curva Sud, arriva 180 secondi dopo: un gioco di gambe pazzesco e armonico, perché in volo anticipa il calcio in porta, produce un diagonale che esalta i riflessi di Reina. La fotografia migliore la regala come al solito Mourinho: «Zaniolo ha fisicamente distrutto gli avversari, ha avanzato con la palla, qualche volta magari non ha deciso nel miglior modo possibile ma ha disputato una partita fantastica. Peccato per questo piccolo contrattempo nel finale». E il nervosismo visto affiorare nel parapiglia nato per il fallo di Milinkovic su Mkhitaryan agli sgoccioli del match, vive il suo supplementare. Nick sta per scendere le scalette, viene insultato da qualche tifoso e replica con un paio di gesti non da educanda (i classici huevos' e le corna). Atteggiamenti da evitare e censurare che potrebbero ora esser vagliati dal Giudice Sportivo.


Gazzetta dello Sport: Nonostante la sconfitta, José Mourinho ruba la vetrina a tutti e mitraglia la sua rabbia. Si capisce subito che la sconfitta nella Stracittadina non gli è andata giù e così, dopo aver parlato in tv, vorrebbe dare un seguito robusto in sala stampa, ma le regole scelte della Lazio - la Lega di Serie A dà tre opzioni - impediscono che l’allenatore possa farlo con domande dirette. E allora sbotta: «Chi l‘ha decisa questa cosa? Questa modalità è una cazzata, mettetevela al c… - dice al delegato terrorizzato -. Io voglio parlare con i giornalisti e voi non me lo lasciate fare». In ogni caso, anche in campo lo Special One era stato uno spettacolo. Correva a prendere la palla, discuteva con arbitro e quarto uomo, si è fatto ammonire per essere uscito dall’area tecnica per andare a parlare con gli accompagnatori laziali al momento di un cambio. Alla fine poi, prima di mandare la squadra sotto la curva Sud, tiene a rapporto i giocatori in mezzo al campo per incoraggiarli, rimproverarli, spronarli e complimentarsi tutto in una volta. «La partita l’ha decisa l’arbitro, meritavamo un risultato diverso - aveva appena finito di dire a Dazn, complimentandosi con Parolo, ex Lazio, “per la vostra vittoria”, nell’imbarazzo dell’opinionista -. Comunque in dieci anni il calcio italiano è migliorato tanto. Purtroppo, in una partita fantastica, l’arbitro e il Var non sono stati allo stesso livello. Parlo del secondo gol, che dal 2-0 poteva essere 1-1 per il rigore non dato su Zaniolo. L’arbitro ha sbagliato, il Var anche ha sbagliato. E poi c’era pure il secondo cartellino giallo per Lucas Leiva, Era importante perché giocare in dieci conta tanto. Poi 2-3 situazioni simili a quella di Pellegrini con l’Udinese: a lui il rosso, stavolta niente.».

Corriere della Sera: Non è stato tutto negativo, ieri pomeriggio all’Olimpico, per i colori giallorossi. La sconfitta nel derby è pesante e riporta la Roma in una dimensione che non è ancora quella delle prime della classifica, ma c’è una buona notizia che potrebbe risollevare il morale di José Mourinho oltre che di Dan e Ryan Friedkin: la prestazione di Nicolò Zaniolo. Dopo un avvio di stagione in cui non ha mai convito fino in fondo, il talento giallorosso è stato senza dubbio il migliore in campo nella Roma. Strappi, accelerazioni, un palo colpito, un rigore conquistato, una grande conclusione di destro che ha costretto Reina ad una grandissima parata salva risultato. Gli ingredienti per una serata memorabile c’erano tutti, ma non è andata come voleva lui. Personaggio da derby, è stato il più acclamato dai romanisti e il più fischiato dai tifosi laziali, che lo temono e con cui già in passato ha avuto qualche problema. Ieri sera altri momenti di tensione: al momento di lasciare il campo e imboccare il sottopassaggio, beccato dai laziali in tribuna, Zaniolo si è portato la mano destra sui genitali e poi ha fatto il gesto delle corna.

Leggo: Un derby spettacolo. E non poteva essere altrimenti. E' finito 3-2 per la Lazio con Sarri che l'ha spuntata su Mourinho. Un match teso e combattuto, rimasto in bilico fino al triplice fischio quando un sorridente Sarri è corso verso la Curva Nord a festeggiare con la squadra. Una vittoria che rilancia i biancocelesti che salgono a quota 11 punti e vanno a -1 proprio dalla Roma che sperava nell'aggancio al Milan capolista. L'avvio è tutto di marca laziale, al 10' Milinkovic s'inserisce e la sblocca di testa, 9' più tardi ci pensa l'ex Pedro a trovare il raddoppio dopo un'involata di Immobile. La squadra di Mourinho però non ci sta e a l5' dall'intervallo accorcia con Ibanez sugli sviluppi di un angolo. I biancocelesti iniziano la ripresa a mille e al 18' fanno 3-1 con Felipe Anderson, il migliore in campo con Immobile che pur non segnando ha vestito alla perfezione i panni dell'uomo assist. Sembra finita ma Zaniolo si procura un rigore per un contatto in area con Akpa Akpro, un penalty contestato dai biancocelesti, nemmeno le immagini chiariscono ma sembra più no che sì. Sul dischetto ci va Veretout che fa 3-2. Da lì tante occasioni da una parte e dall'altra, ma alla fine il punteggio non cambia più. Per la Lazio è festa grande, la Roma si lecca le ferite. Sarri è soddisfatto ma stanchissimo: «E' una fatica giocare questo derby, fin dal giorno prima c'è tantissima tensione che va contenuta». Al triplice fischio la festa sotto alla Curva Nord: Ero andato per ringraziare i tifosi ma Juan (il falconiere, ndr) mi ha messo Olympia sul braccio: è stato una forte emozione. Il tecnico è soddisfatto per quello che ha visto in campo: «Siamo partiti nella maniera giusta. La squadra era concentrata anche se all'inizio eravamo un po' bloccati poi dopo il vantaggio siamo esplosi. E' stata una gara quasi perfetta peccato per i due gol presi su calci piazzati». Mourinhoinvece non ci sta e attacca l'arbitro: «Lui e il Var non sono stati all'altezza». Poi rincara: «Prima del 2-0 c'era rigore su Zaniolo, doveva essere 1-1: l'arbitro non ha visto, la Var non è intervenuta - ha detto il tecnico Roma a Dazn - E poi il secondo giallo mancato a Leiva». Mou diserta anche la conferenza, in polemica con le regole della serie A applicate all'Olimpico.


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