Dopo la grandissima vittoria per 7-0 maturata pochi giorni fa allo Stadio Olimpico contro l'Empoli, con lo Sheriff Tiraspol ci si aspettava continuità dal punto di vista del risultato e della prestazione. All'esordio stagionale europeo i tre punti sono arrivati, ma la Roma vista in campo ha tutt'altro che entusiasmato. Privi di José Mourinho, in tribuna a causa della squalifica per quattro giornate rimediata dopo la finale di Budapest contro il Siviglia, i giallorossi dopo soli 28 minuti di gioco hanno dovuto fare a meno anche di Renato Sanches, che infatti aveva iniziato la gara con un ritmo decisamente più basso dei suoi compagni. Il centrocampista portoghese, alle prese con l'ennesimo infortunio muscolare della sua carriera, si è dovuto arrendere e ha dovuto abbandonare il terreno di gioco. 

Al classico 3-5-2 della Roma, lo Sheriff di Bordin ha risposto con il 3-4-1-2 e con un atteggiamento ultra-difensivo, che ha portato gli ospiti a presidiare per praticamente per tutta la gara la trequarti avversaria. Tuttavia, in particolar modo nel primo tempo, il giro palla della Roma si è dimostrato essere troppo lento ed impreciso per impensierire la difesa avversaria, tanto che le uniche occasioni degne di nota, al minuto 29 prima e al minuto 37 poi, capitano sui piedi di El Shaarawy, che trova pronte le risposte dell'estremo difensore avversario Koval. L'occasione più ghiotta i padroni di casa la creano al minuto 35, quando Talal con un buon traversone pesca Mbekeli, che scappando dalla marcatura difettosa di Karsdorp colpisce in pieno il palo. In una situazione di totale equilibrio con poche occasioni da una parte e dall'altra, la partita si sblocca in favore della Roma proprio agli sgoccioli della prima frazione di gioco, con l'autogol piuttosto goffo di Kiki su una punizione neanche troppo insidiosa calciata dentro l'area di rigore da Paredes

Nella ripresa il canovaccio del match è praticamente lo stesso dei primi 45 minuti, con i giallorossi che tengono il pallino del gioco e con i ragazzi di Bordin che tentano di ripartire in contropiede. Al minuto 2, infatti, Mbekeli trova una prateria che lo porta dritto dritto di fronte a Svilar, ma non centra la porta. La Roma abbassa troppo il ritmo e perde tanti duelli a centrocampo, in questo modo lo Sheriff trova qualche possibilità in più per far male alla retroguardia romanista. Al minuto 12 sugli sviluppi di corner Tovar trova il gol del meritato pareggio. Mourinho a quel punto decide di dare una scossa ai suoi, per questo butta dentro Spinazzola, Bove e Dybala per Zalewski, Aouar ed El Shaarawy. Con l'ingresso della Joya il pallone scorre in una maniera diversa e dopo pochissimi minuti, sugli sviluppi di un'azione che parte proprio dai piedi dell'argentino, Lukaku su assist di Cristante beffa Koval e riporta la Roma in vantaggio. Le squadre si allungano e a giovarne, avendo più qualità, è sicuramente la Roma, che impegna Koval in diverse circostanze. Al minuto 44, pochissimi secondi prima del recupero, il portiere dello Sheriff respinge sulla traversa una grande conclusione di Cristante, tenendo in vita i suoi. In pieno recupero, su un lancio lungo di Talal la Roma corre un ultimo grosso rischio, con i padroni di casa che reclamano per un calcio di rigore per via di un intervento in uscita bassa di Svilar. Tuttavia, l'arbitro non assegna il penalty e dopo 7 lunghi minuti di extra-time fischia tre volte, archiviando il 2-1 in favore dei capitolini. 
 


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