Bryan Reynolds

Bryan Reynolds ha rilasciato un'intervista ai microfoni di CBS Sport. Ecco le sue dichiarazioni: 

Come stai e com’è la vita a Roma?
"Sto bene. Roma è la capitale di Italia, andare in centro e muoversi all’inizio può essere difficile, così come vivere da solo in un'altra nazione. Roma è il top, mi piace molto come città e adesso voglio solo giocare".

Com’è stato il tuo primo incontro con Mourinho e com’è giocare per lui?
"Quando l’allenatore che c’era prima, Paulo Fonseca, è andato via, c’erano speculazioni su chi sarebbe stato il nuovo allenatore. Quando hanno annunciato Mourinho la prima reazione è stata wow: sono arrivato a Roma ed è arrivato anche uno dei migliori allenatori, avrei lavorato con lui. Non è una cosa semplice, è difficile perché vuoi sempre fare bella impressione sull’allenatore, non importa chi sia, ma Mourinho è un grande nome. L’unica cosa che voglio fare è lavorare duramente, fare bella impressione e iniziare a giocare".

Quali sono le differenze tra il campionato americano dove giocavi con il Dallas e la Serie A con la Roma? Quale è la differenza tra i due campionati e a che livello stai giocando adesso?
"Quando giocavo al Dallas avevo molto più tempo quando ricevevo il pallone e non dovevo pensare velocemente. Sin dal primo allenamento con la Roma, quando giravo per Trigoria perché ero ancora in vacanza, guardando le azioni degli allenamenti ho pensato Wow questo è incredibile. Anche in allenamento andava tutto così veloce. Devi pensare molto più velocemente e ragionare in modo più intelligente. Il giorno del mio debutto contro il Parma, appena ho preso la palla i ragazzi mi chiamavano il pallone così velocemente e io pensavo Wow, wow, wow. Mi ci è voluto del tempo per abituarmici. È completamente differente da come giocavo prima. Soprattutto adesso con i tifosi sugli spalti, è come stare sul palcoscenico e quando la squadra, segna lo stadio esplode, come quando El Shaarawy ha segnato contro il Sassuolo nel finale. E vedere i tifosi così è stato qualcosa che non potevo nemmeno lontanamente immaginare".

Cosa puoi imparare da Karsdorp?
"Anche quando non gioco cerco di guardare Rick. Karsdorp gioca una serie di partite, io sono bravo ad attaccare ma devo migliorare davvero a livello difensivo. Ovunque sia la palla in campo cerco di guardare la sua posizione in campo. Mi sento abbastanza bravo con la palla, ma in Serie A affronti gli esterni di livello mondiale, i giocatori ti arrivano alle spalle. Guardo quello che Karsdorp fa a livello difensivo".

La tua posizione in campo?
"All’inizio della mia carriera giocavo come ala poi sono diventato nell'accademia giovani del Dallas un terzino, ruolo che sto ricoprendo ora anche in nazionale".

Sei deluso di stare in panchina?
"La Serie A è uno dei miglior campionati d’Europa e anche uno dei migliori a livello difensivo. Ho ancora tanto da imparare, sto dando il massimo in allenamento ogni giorno e spero di avere la mia chance". 


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