Il Messaggero: Faceva caldo, la Roma segnava quattro gol, José Mourinho mangiava pizza e beveva Coca Cola sul treno di ritorno da Salerno, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Proprio lì, la prima e ultima vittoria della Roma in campionato lontano dall'Olimpico, ormai sempre più fortino e punto di forza dei giallorossi (e si sa come Mourinho costruisca le sue fortune proprio tra le mura domestiche: 43 gare da imbattuto in serie A). Ci sono due Roma, quella che fatica fuori casa (solo tre punti, quelli di Salerno) e quella che qui non stecca mai quando gioca nella Capitale (tredici punti, più di tutti, con i successi contro Fiorentina, Sassuolo, Udinese, Empoli e il pari con il Napoli).

Motivo? Forse, banalmente (ma fino a un certo punto), per la presenza massiccia di pubblico: sold out sempre o quasi, sarà così anche con il Milan, quando sono previsti altri 50 mila spettatori. A Cagliari, stasera, la Roma ci riprova dopo aver steccato a Verona, nel derby con la Lazio (da calendario, in trasferta) e contro la Juventus la scorsa settimana. Due facce della stessa medaglia, di una Roma che ora è quarta - e l'entusiasmo della gente, nonostante il tracollo di Bodo, non è scemato - ma, se vuole consolidare il quarto posto, deve tornare pure a fare punti esterni (se si sommano le partite fuori casa di Fonseca, nel 2021 sono 10 gli stop totali): un record negativo, peggio di così solo nel 1961, con 11 ko in trasferta. 
 

Leggo: Ricominciare a vincere dopo aver convinto. La Roma, reduce dalla bella prova contro il Napoli, è volata in Sardegna dove stasera affronterà il Cagliari di Mazzarri, scrive FRancesco Balzani su Leggo. Un’occasione ghiotta per Mourinho chiamato al ritorno alla vittoria che manca dal 3 ottobre contro l’Empoli e che ieri ha usato di nuovo il pugno duro con Villar, Diawara, Reynolds e Mayoral lasciati a casa. L’unico reintegrato dopo la vergogna di Bodo è Kumbulla. Convocato Volpato, assistito da Totti ieri duramente attaccato da Cassano. Il tecnico - che non sarà in panchina per squalifica - confermerà l’undici titolare di domenica scorsa con l’unico, piccolo dubbio tra Mkhitaryan e El Shaarawy. I più attesi saranno Abraham e Zaniolo chiamati ad aumentare il fin qui esiguo bottino di gol. In particolare Niccolò che non segna una rete in campionato ormai dal 22 luglio 2020 (alla Spal). Quindici mesi di digiuno causa infortunio. Ora è il momento di sbloccarsi. Il numero 22 è tornato a giocare 90’ e ha dato ampi segnali di ripresa nell’ultimo mese scacciando via i dubbi sul pieno recupero dal terribile doppio crack. Lo dimostrano i numeri: Zaniolo è il giocatore che ha completato più dribbling a partita in tutta la Serie A, con una media di 3,65. Mourinho conta al 100% su di lui. Come detto il tecnico non sarà in panchina e ieri non ha parlato in conferenza. Al suo posto Joao Sacramento, il vice che a soli 32 anni guiderà la Roma a Cagliari.

La gazzetta dello sport: Nella Roma di Mourinho qualcosa sembra essere già delineato, potremmo dire pronto, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Il carattere, ad esempio. Lo spirito di un gruppo che, quando percepisce l’importanza di una partita (il Bodo non era fra queste), riesce a trovare carattere e spirito da grande. Su altri fronti, invece, il ritardo è più evidente. In attacco, soprattutto, visto che i giallorossi non riescono a trovare una continuità offensiva che renda giustizia alla loro ambizione. Eppure stasera contro il Cagliari di punte che fanno gol ce ne sarebbe bisogno per provare a vincere, evitando così il rischio sorpasso e dell’uscita dalla zona Champions. Rispetto ai titolari del match col Cagliari dello scorso anno, in campo si vedranno due conferme (Mancini e Pellegrini) e 9 volti diversi. Ma per il momento il turnover, se si eccettuano le staffette in attacco previste (con Shomurodov ed El Sharaawy pronti a raccogliere il testimone), non è nei piani di Mourinho. La sensazione è che il tecnico portoghese vorrebbe anche in attacco giocatori più pronti e in questo senso lo svincolato Insigne è stato offerto anche alla Roma, ma da Trigoria smentiscono la volontà di dare super-ingaggi a un giocatore che a giugno compirà 31 anni senza avere la certezza di giocare la Champions. Perciò, una volta archiviato il Cagliari, all’orizzonte per il momento c’è solo il Milan.


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