Demeriti o non demeriti, alla Roma ultimamente sta andando tutto storto. I demeriti però ci sono eccome, perché anche nella trasferta di Reggio Emilia i giallorossi hanno manifestato delle problematiche evidenti per quanto concerne il gioco espresso in campo. Il pareggio, giusto per quanto abbiamo visto, porta le firme di Abraham e di Pinamonti, entrambe nel finale. I ragazzi di Mourinho interrompono una striscia di quattro vittorie esterne consecutive, mentre i neroverdi respirano dopo aver collezionato 4 sconfitte nelle ultime 5 uscite stagionali. 

Mourinho sorprende ancor prima del fischio d'inizio, perché nella formazione titolare non appaiono i nomi di Abraham e Belotti, bensì quello di Shomurodov prima punta davanti a Volpato e Zaniolo. Celik viene preferito sulla corsia di destra a Karsdorp, mentre a centrocampo viene riproposta la tanto discussa coppia Cristante-Matic. La retroguardia difensiva, invece, è composta dai soliti tre nomi: Mancini, Smalling ed Ibañez. Dionisi deve ancora fare a meno di Berardi e Traorè dal primo minuto, ma può contare su Laurienté, rientrato proprio questa settimana dalla squalifica. Il match inizia con una Roma piuttosto compassata, che gira palla lentamente e che non trova tanti sbocchi per colpire. Il Sassuolo attende e riparte in contropiede in particolar modo sulla corsia di sinistra, ma i pericoli creati nei primi 20 minuti di gioco sono pochi. La partita, dopo qualche conclusione non pericolosa, si stappa dalla mezz'ora in poi, quando Rui Patricio deve liberare il pallone da un'area piccola piuttosto trafficata. Nella stessa azione parte il contropiede della Roma, che termina con Shomurodov che solo davanti a Consigli si lascia ipnotizzare. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere e D'Andrea impegna in due tempi Rui Patricio, che pochi istanti dopo deve soffiare sulla conclusione di Laurienté uscita di poco a lato. Shomurodov ci riprova con un tiro fiacco, mentre Zalewski nel finale della prima frazione di gioco al volo dentro l'area di rigore manca clamorosamente lo specchio della porta. 

La ripresa inizia così com'era iniziato il primo tempo, quindi con ritmi piuttosto contenuti dove le occasioni da gol registrate sono decisamente poche. Verso la metà della seconda frazione, Mourinho cambia le carte in tavola mandando in campo Abraham, Karsdorp ed El Sharaawy al posto di Shomurodov, Celik e Zalewski. Dionisi risponde lanciando Thorstvedt e Traorè per Harroui e D'Andrea. Nella seconda metà dei secondi 45 minuti le squadre si allungano nuovamente e le emozioni aumentano: prima Pinamonti impegna di testa Rui Patricio, poi Bove sponda giallorossa con la nuca spara alto. La miglior occasione per il Sassuolo fino a quel momento capita sui piedi di Traorè, che solo davanti a Rui Patricio lo colpisce in pieno. Mourinho manda dentro anche Belotti al posto di Zaniolo e pochissimi istanti dopo si sblocca il match. Mancini sale e spinge sulla corsia di destra, il suo cross pesca la testa di Abraham che a differenza delle ultime partite è brillante e fa 1-0. I tre punti sembrano essere ormai vicini, ma c'è ancora tempo per la beffa. 5 minuti dopo, infatti, Laurienté trova Pinamonti al centro dell'area di rigore, che anticipando Smalling fulmina Rui Patricio e fa 1-1. Nel finale c'è spazio solo per un ultimo guizzo di Berardi, che si vede negare la gioia del gol vittoria dall'intervento di Rui Patricio. 



 


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