La luce dei riflettori a Roma, nel bene e nel male, punta sempre su un nome e un cognome: Nicolò Zaniolo. Arrivato nella Capitale come un ragazzo sconosciuto, perlomeno ai più, il giovane gioiello ex primavera dell'Inter ha conquistato immediatamente l'affetto dei tifosi giallorossi a suon di strappi, gol e giocate. Fame, determinazione, forza, corsa, intensità e qualità sono i fattori che lo hanno contraddistinto da gran parte dei suoi coetanei nel panorama calcistico nazionale ed internazionale.
 

L'esordio tra i professionisti del resto non è di certo dei più banali, è assolutamente degno di un possibile predestinato. Sotto la guida di Eusebio Di Francesco, la prima maglia da titolare di Nicolò è davanti alla bolgia del Bernabeu. In Champions League, davanti ai Blancos. Davanti al Real Madrid. La serata è nefasta per la Roma, il tabellino dice 3-0 per i padroni di casa, ma Zaniolo mostra personalità ed esce indenne dalle critiche. Alla fine di una stagione complicata per la Roma, tra tutte le competizioni, Zaniolo totalizza 36 presenze e realizza 6 gol, di cui 2 nella gara di andata contro il Porto valida per gli ottavi di finale di Champions League. Zaniolo, conseguentemente, diventa il calciatore italiano più giovane di sempre ad aver realizzato una doppietta nella massima competizione continentale. Conquista, dalla Lega Serie A, anche la patch di miglior giovane della stagione.

L'anno successivo sulla panchina della Roma, dopo la parentesi Claudio Ranieri, arriva Paulo Fonseca. Il ruolo di Zaniolo non cambia, il ragazzo è troppo importante per non essere considerato al centro del progetto romanista. L'inizio è dei più promettenti. Nella prima parte di stagione, agendo da esterno destro, il numero 22 sigla 5 gol tra campionato ed Europa League. Il 12 Gennaio 2020, contro la Juventus, riporta la rottura del legamento crociato anteriore ed è costretto a fermarsi per 6 mesi. Rientra in campo il 5 Luglio, al gol torna nel match successivo contro il Brescia. Nonostante il bruttissimo infortunio, Zaniolo termina la stagione con 33 presenze ed 8 reti.

Fonseca viene confermato, Nicolò ha intenzione di riprendersi la scena da assoluto protagonista. Sfortunatamente non tarda ad arrivare la seconda importante batosta della sua carriera: nel settembre del 2020 è costretto a fermarsi di nuovo, infortunio al legamento del ginocchio sinistro. Crociato rotto, di nuovo. Questa volta i tempi di recupero sono più lunghi, lo sono talmente tanto che Zaniolo è costretto a saltare l'intera stagione e ad abbandonare ogni possibilità di presenziare ad EURO 2020 con la nazionale italiana di Roberto Mancini. Sparito dai riflettori dello stadio, Nicolò viene spesso bersagliato sui social per quello che accade nella sua vita privata. Viene dipinto come un ragazzo immaturo ed irresponsabile, i giudizi e i commenti negativi non mancano neanche quando, il 23 Luglio del 2021, diventa padre di Tommaso.

L'età ore dice 22 e sulla panchina della Roma c'è José Mourinho. Secondo Zaniolo non c'è tempo per il gossip, in testa ha solo il campo e persone vicine a lui tengono a sottolinearlo. Inizia la preparazione prima degli altri per farsi trovare pronto agli occhi dello Special One, allo stesso tempo decide di distaccarsi maggiormente dai social. Mourinho in conferenza stampa lo elogia a più riprese, perché ha trovato un ragazzo completamente diverso da come è sempre stato dipinto ed etichettato. La parola di Mourinho è sincera, schietta, per questo sembra valere qualcosa in più delle altre. 

Zaniolo torna al gol nel match di ritorno dei preliminari di Conference League contro il Trabzonspor, dopo il doppio giallo rimediato alla prima di campionato contro la Fiorentina. In queste prime apparizioni è accusato, da una fetta di tifosi, di poca brillantezza in zona gol, ma forse il momentaneo scarso numero di reti e di giocate appariscenti sta nascondendo l'enorme lavoro di sacrificio che il numero 22 romanista sta facendo in campo. Sulla corsia di destra, ad esempio, non manca mai il sostegno a Karsdorp in fase di copertura. Nonostante l'immensa qualità e l'immensa voglia di far gol, Zaniolo sta assumendo un atteggiamento umile, maturo e difficilmente attaccabile. Il tempo passa e la condizione pian piano aumenta, presto tornerà anche la consapevolezza dei propri mezzi ed insieme a lei i gol. Calma Nicolò, perché il meglio deve ancora venire. 


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