Sarà un inverno rigido, soprattutto per quel che riguarda le temperature domestiche, questo continuano a ripeterci da settimane, e il motivo non è solo da ricercarsi sui rincari di energia ma anche nel nuovo piano risparmi di gas e luce.

Il Ministero della Transazione ecologica ha varato infatti il nuovo piano risparmi di gas e luce che prevede una stretta sull’uso dei termosifoni nei prossimi mesi e ripartito l'accensione suddividendo l’Italia in fasce.

A regolamentare l'accensione, come ogni anno, è il Decreto del Presidente della Repubblica numero 412 del 26 agosto del 1993. Questa normativa ha suddiviso l'Italia in 6 zone climatiche, definendo la data di accensione dei termosifoni in base all'unità di misura “grado giorno”, che indica la somma (estesa a tutti i giorni dell'anno)  delle differenze tra temperatura interna agli edifici, stabilita anch'essa per convenzione, e temperatura media esterna.
Questa particolare unità di misura permette di individuare le zone più fredde, quelle, cioè, nelle quali i termosifoni dovranno restare accesi più a lungo.

Questa la suddivisione:

Zona A: 5 ore giornaliere dall’8 dicembre al 7 marzo
Zona B: 7 ore giornaliere dall’8 dicembre al 23 marzo
Zona C: 9 ore giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo
Zona D: 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile
Zona E: 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile
Zona F: non sarà applicata alcuna restrizione. 

Nella suddivisione fatta Roma è stata collocata nella ZONA D.




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