Oltre ai tre uomini già ricoverati da qualche giorno all’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, la cui positività al Monkeypox, il vaiolo delle scimmie, è confermata, nel Lazio ci sono anche 15 persone in isolamento fiduciario. Si tratta di persone vicine a quelle che hanno contratto il virus, a cui si è risalito grazie al tracciamento dei contatti, messo in atto dal Seresmi (Servizio regionale di sorveglianza delle malattie infettive).

Al momento in realtà nessuno dei 15 ha manifestato sintomi o è risultato positivo al vaiolo delle scimmie. Ma vengono controllati quotidianamente.

Prosegue l’indagine epidemiologica “ci aspettiamo altri casi ma siamo tranquilli, non c’è nessun allarme” ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.
D’altronde lo stesso assessore lo aveva annunciato: “Per ogni paziente stiamo monitorando una decina di persone”. Ed era stato preannunciato che altri casi sarebbero stati isolati. Anche il responsabile del Seresmi, Francesco Vairo, aveva detto che la situazione era in continua evoluzione. Per queste 15 persone individuate, un po’ come accaduto per i contatti Covid, scatta adesso un isolamento di 21 giorni. Come anche l’applicazione di regole già note: stanza singola e ben areata, bagno personale e mascherina. Per proteggere eventuali altri contatti dallo scambio di materiali biologici.

Il primo messaggio da dare, anche secondo il direttore generale dello Spallanzani, Francesco Vaia, è appunto che non vi è alcun allarme anche se la situazione è da tenere sotto monitoraggio. Quanto allo stato clinico dei tre pazienti, sono in discrete condizioni di salute, ha comunicato Vaia, e sono trattati con una terapia sintomatica allo stato sufficiente.
Presso l'Istituto sono disponibili, comunque, farmaci antivirali che potrebbero essere impiegati in via sperimentale qualora si rendesse necessaria una terapia specifica. Vaia ha anche annunciato che per la prossima settimana il laboratorio di virologia prevede di isolare il virus e la disponibilità di un isolato virale renderà possibile eseguire una serie di indagini sperimentali.
“Abbiamo un'ottima rete di sorveglianza delle malattie infettive. Sono stati individuati i 3 casi e i contatti stretti messi in isolamento, i nostri professionisti stanno lavorando e abbiamo piena fiducia nell' Istituto Spallanzani", ha detto l'assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.


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