Inter, Marotta: "Nel 2019 non mi sono opposto al ritorno di Mourinho, siamo andati dritti su Conte perché era il tecnico giusto per noi"
Giuseppe Marotta, dirigente dell'Inter, ha parlato ai microfoni di Dazn poco prima del match contro la Roma. Ecco le sue dichiarazioni:
La comunicazione dell’Inter?
“È un’arma della società, poi è chiaro che i messaggi devono rappresentare la verità. La pressione non so se catalogarla in maniera positiva o negativa, si deve vincere per raggiungere gli obiettivi”.
È il momento di fare all-in in campionato?
“Intanto ci sono 18 punti a disposizione per noi e non è poco, dobbiamo fare un cammino tendente a ottenere 6 vittorie. Non dobbiamo lottare solo contro noi stessi, quello di oggi non è un esame ma un qualcosa per confermare che siamo tornati ad abituarci alla vittoria. Abbiamo anche una finale di Coppa Italia, dobbiamo essere bravi a gestire questa situazione”.
La rosa dell’Inter è rimasta forte.
“Sì, ma poi siamo cresciuti nel tempo. Tanti giocatori sono con noi da tanto tempo e sono cresciuti con il tecnico e con la società, abbiamo acquisito una mentalità vincente, lottare per traguardi ambiziosi deve essere un sintomo d’orgoglio, quindi è positivo avere l’asticella alta”.
Si è opposto al ritorno di Mourinho nel 2019?
“No, siamo andati dritti su Conte perché era il tecnico giusto per noi e abbiamo avuto ragione. Non sto sminuendo Mourinho, ha avuto un grandissimo qui nel 2010 ed è giusto che lo ricordino, sono due ottimi professionisti e poi all’epoca era accasato”.