Ad inizio anno si parlava di Fab Four, arrivati a questo punto della stagione le aspettative dei fantastici quattro non sono state rispettate. Dybala a disposizione della squadra ha sempre messo la sua enorme classe e qualità, ma il fisico in diverse circostanze lo ha tradito. Zaniolo sta deludendo, così come Abraham. Anche Pellegrini non sembra essere il giocatore visto nella scorsa stagione. Tuttavia, due di loro nella partita contro la Fiorentina hanno fatto quello che tutti noi ci aspettavamo da tempo. A stendere i giocatori di Italiano ci ha pensato l'asse Abraham-Dybala, con il primo che ha fatto le veci del secondo e con il secondo che ha fatto le veci del primo. Due assist per il centravanti inglese, due gol per La Joya. Il match per i giallorossi si è messo in discesa dopo l'espulsione di Dodo al minuto 24. Questi tre punti permettono alla Roma di salire in classifica a soli tre punti dalla tanto ambita zona Champions. 

Mourinho è costretto a fare a meno di Zaniolo per indisposizione, mentre Italiano decide di lasciare in panchina Nico Gonzalez. Nei primi minuti di gioco la partita risulta essere piuttosto bloccata, con le squadre che palleggiano tanto in orizzontale senza quasi mai ricercare la verticalità. Il punto di svolta arriva al minuto 24, quando Dodo, già ammonito per una trattenuta ai danni di Zalewski, entra in maniera scomposta sempre ai danni del polacco, facendosi buttare fuori e lasciando i suoi in inferiorità numerica. La Roma prende campo e, nonostante una sgaloppata pericolosa di Ikonè, trova la via del vantaggio grazie ad un gioiello di Dybala deviato da Milenkovic. Nel finale di primo tempo c'è spazio anche per le proteste giallorosse per via di un tocco di mano evidente di Ikonè all'interno dell'area di rigore, ritenuto involontario da arbitro e VAR poiché il pallone tocca prima il piede del giocatore francese. 

All'intervallo Italiano decide di buttare dentro Barak e Gonzalez al posto di Ikonè e Jovic, in modo tale da dare più equilibrio e dinamismo alla squadra. Le mosse del tecnico della Fiorentina funzionano, perché quest'ultima effettivamente prende un po' di campo e palleggia con più sicurezza. L'inferiorità numerica però ovviamente pesa, infatti i padroni di casa si rendono ancora una volta pericolosi prima con il palo colpito da Celik e poi con Abraham, che dentro l'area di rigore perde l'equilibrio sul più bello e non riesce a ribattere a rete. Anche Mourinho si mobilita con i cambi, sostituendo Zalewski e Bove con Spinazzola e Matic. La Roma congela il possesso del pallone e poi anche il risultato: Cristante allarga splendidamente per Abraham, che al centro dell'area di rigore pesca Dybala, il cui tap-in è vincente e vale il 2-0. Prima del fischio finale, c'è anche spazio per l'esordio assoluto di Solbakken con standing ovation meritata per Dybala. 
 


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