Tiago Pinto direttore generale AS Roma
Tiago Pinto direttore generale AS Roma

Il GM della Roma, Tiago Pinto, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, di cui proponiamo uno stralcio.

Nelle Coppe, grazie alla Conference, il bilancio è positivo. In campionato invece i numeri sono in linea con quelli ottenuti da Fonseca. Si può dire che la Roma deve fare molto di più?
"Sì, certo che si può dire. Abbiamo grandi margini di crescita, individuali e collettivi. Dobbiamo tirare fuori la nostra versione migliore per centrare il nostro obiettivo stagionale: qualificarci in Champions. Chiaramente fare bene sia in campionato sia in Europa League non è semplice".

Passiamo all’attualità: il caso Karsdorp.
"Dopo la partita col Sassuolo e le parole di Mourinho, il giocatore a livello disciplinare ha commesso una grave scorrettezza non presentandosi all’allenamento e rifiutando di partecipare alla tournée in Giappone. Abbiamo evitato altre polemiche cercando di lavorare internamente e con l’entourage del giocatore. Ricky è tornato, si è allenato e ha giocato. Purtroppo in questa settimana qualcuno ha voluto fare il fenomeno, bruciando un po’ il lavoro che era stato fatto".

Si riferisce al legale del calciatore?
"Non so se è ancora il legale del calciatore... Ma è andato a caccia di fama, facendo il protagonista invece di continuare a lavorare per risolvere i problemi. Lo stesso è accaduto con la Fifpro, un’istituzione che ha steso un comunicato senza aver mai parlato una volta con la Roma. Karsdorp non è mai stato fuori rosa, nonostante non si sia presentato due volte".

Karsdorp è sul mercato? E in caso di cessione verrà sostituito?
"Sì è sul mercato, ma non andrà mai via a zero. Se partirà, dovremo trovare un modo per mantenere la squadra equilibrata, non necessariamente acquistando un terzino. Con Celik, Zalewski, Vina, Spinazzola, El Shaarawy, le fasce sono comunque coperte. Questa intervista mi permette di spiegare come è difficile fare mercato dentro i paletti del FFP con cui dovremo fare i conti nei prossimi quattro anni. All’interno del settlement agreement, uno dei parametri da rispettare è il transfer balance: in pratica in tutte le sessioni di mercato i costi dei calciatori della lista A, quelli che sono iscritti in Uefa, non possono essere superiori ai costi della lista A della stagione precedente. Per costi si intendono il contratto del calciatore, il 100% dei bonus, il trasferimento, la commissione, l’ammortamento".

Facciamo un esempio...
"Nella prima parte della stagione per risparmiare qualcosa non abbiamo iscritto Gini Wijnaldum in lista. Avevamo un margine positivo di cinque milioni di euro, ma inserendo Gini a gennaio dovremo coprire questo eccesso. Per questo nei mesi scorsi spiegavo che non avremmo dato in prestito Felix (ceduto poi per 7 milioni, ndr): abbiamo bisogno di soldi per poter operare sul mercato. Col prestito risparmi l’ingaggio ma non basta per prevedere entrare. Sarà così anche a gennaio. Chi parte lo farà in via definitiva. Come vede non mi nascondo: parlo poche volte, ma dico sempre la verità".

Quando si siederà a trattare il rinnovo di Zaniolo?
"Non c’è fretta, come ha detto anche il suo agente Vigorelli: ora pensiamo solo a giocare. Abbiamo un buon dialogo con Nicolò e il suo entourage. Non mancheranno i momenti per confrontarci. Alla fine non credo ci saranno problemi".

Rinnovo di Smalling: si rischia un nuovo caso Mkhitaryan?
"Vogliamo tenerlo, lui deve darci una risposta. Ha una clausola per liberarsi. Lo abbiamo pagato 15 milioni più commissioni, e percepisce un ingaggio di 4 milioni. La Roma ha investito tanto su di lui, aspettandolo con pazienza durante gli infortuni. Sa che teniamo a lui".

In base ai discorsi sul FFP, su Frattesi, che costa 30 milioni, non le faccio neanche la domanda...
"Esatto. Non serve fare la domanda. Con tutti i paletti che ho spiegato la risposta è scontata".

Non lasciamo una finestrella aperta?
"No, perché non vedo nessuna possibilità ora. Anche perché a gennaio torna Gini e abbiamo già Cristante, Matic, Bove, Tahirovic, Camara".

Mourinho prossimo CT del Portogallo: quanto c’era di vero in queste voci?
"Quando prendi un allenatore come Mourinho devi essere preparato alle voci. In questi diciotto mesi non è stata la prima volta che un altro club o una Federazione si siano interessati a lui. Ma in Algarve non abbiamo subito distrazioni. L'unico nostro focus è stato migliorare per tornare subito a vincere. Sono portoghese, ogni volta che il Portogallo cambia Ct si parla di Mourinho. Ma noi contiamo di andare avanti insieme a lui".

E il contratto di Tiago Pinto? Scade nel 2024...
"Il mio contratto non è un tema. L’ultima cosa di cui dobbiamo preoccuparci nell’area sportiva è il contratto del direttore".


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