Gli hacker di Killnet e della Legione hanno tentato ieri mattina di colpire il sito del Campidoglio poco dopo aver fatto la stessa cosa con quello della polizia di Stato. L’attacco non è il primo nelle ultime settimane, azioni simili hanno preso di mira le pagine web di ministeri, altri enti istituzionali e l’Eurovision Song Contest, e dovrebbe essere collegato alle attività cyber di gruppi di hacker filo russi.

Il sistema informatico del Comune ha comunque retto bene all’impatto di migliaia di file inviati da indirizzi Ip all’estero che avevano lo scopo di intasare la rete e bloccare il sito. Le contromisure adottate dal Campidoglio, che sono state rinforzate negli ultimi mesi proprio in seguito a quanto accaduto al sistema informatico della Regione nell’estate 2021 che ha seminato il panico alla Regione Lazio, bloccando di fatto allora le prenotazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid e mettendo in difficoltà tutto il sistema informatico, sono state questa volta sufficienti per fermare gli hacker e non ci sono stati danni.
Gli incursori sono passati da una mail trappola inviata a un dipendente in smart working che aveva lasciato il suo pc al figlio.

Ma resta comunque l’allarme perché la cyber war in atto, con allarmi continui soprattutto dallo scorso 24 febbraio, con l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, è la prima volta che colpisce il Comune di Roma ma nelle prossime settimane non si escludono altre minacce. Il sistema adottato dagli attaccanti è sempre quello ddos, capace di far bloccare il sito obiettivo con una raffica di messaggi fatti partire da pc zombie in funzione in pratica in ogni Paese.


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