In un girone che era stato considerato da tutti decisamente abbordabile, con Slavia Praga, Servette e Sheriff, la Roma è riuscita a complicarsi enormemente la vita rischiando ora di dover andare incontro ai playoff contro le squadre che scenderanno dalla Champions League, che tramite la prima posizione nel girone potrebbero essere evitati accedendo direttamente agli ottavi di finale della competizione. Il grande problema è che a due giornate dal termine della fase a gironi la squadra di Mourinho non è più in cima alla classifica, poiché a pari punti con lo Slavia Praga, in parità nello scontro diretto e sotto nella differenza reti, che a questo punto diventa decisiva. 

Gli errori più gravi commessi dai giallorossi e da Mourinho, considerando l'atteggiamento visto in campo e le scelte di formazione iniziale, potrebbero essere stati due: aver sottovalutato eccessivamente l'avversario, anche considerando la vittoria piuttosto agevole maturata nel match d'andata, e aver pensato già al derby di domenica contro la Lazio, molto importante anche per la classifica. Infatti, a tal proposito, lo Special One decide di mandare in panchina giocatori chiave come Dybala e Cristante, entrati poi nella seconda frazione. Nei primi 45 minuti la Roma fa una fatica immensa a costruire gioco, occasioni da gol e ad uscire dalla pressione esercitata dagli avversari, partiti subito forti. Paredes non riesce a contrastare le incursioni avversarie, con Aouar spento e con Bove che dei centrocampisti sembra l'unico a stare sul pezzo. Nonostante questo, i grossi pericoli sopraggiunti dalle parti di Svilar, portiere di coppa, sono praticamente nulli, tanto che l'unica occasione degna di nota capita sui piedi di Chytil, che in girata calcia alto. 

In avvio di ripresa il canovaccio della partita è esattamente lo stesso: la Roma che non riesce a ripartire e a trovare Lukaku e lo Slavia Praga che gestisce il pallino del gioco e che va alla ricerca del gol del vantaggio con più convinzione. Mourinho inserisce immediatamente Karsdorp e Cristante, spostando Celik sulla corsia di sinistra. Proprio da quella parte, dopo non appena 5 minuti, colpiscono i padroni di casa. Cross di Provod, Masopust colpisce di testa ma Svilar si fa trovare pronto e respinge, tuttavia Chytil arriva prima dei difensori giallorossi e ributta il pallone in mezzo pescando Jurecka, che con la porta completamente vuota non può sbagliare e porta in vantaggio i suoi. Dopo pochissimi secondi Belotti ha subito la chance di riportare il punteggio in parità, ma la conclusione del Gallo termina addosso a Mandous. Entra anche Dybala, ma la Joya non riesce a fare la differenza. Anzi, al minuto 29 della ripresa arriva la rete del raddoppio dello Slavia Praga: Masopust, completamente solo al limite dell'area di rigore, infila Svilar con una conclusione imparabile. Nel finale i cechi vanno addirittura ad un passo dal gol del 3-0 per due volte con Van Buren, risultato che gli avrebbe permesso di ritrovarsi sopra anche negli scontri diretti. 
 


💬 Commenti