Contro un Bologna in grande spolvero e con una squadra più che rimaneggiata, forse stavolta non si poteva chiedere tanto di più alla Roma di Mourinho, che al Dall'Ara non va oltre lo 0-0. Un punto è sicuramente meglio di 0, ma è anche vero che i giallorossi hanno ormai iniziato un vero e proprio digiuno di vittorie in campionato. Nelle ultime 5 uscite, infatti, i ragazzi dello Special One hanno collezionato 3 pareggi e 2 sconfitte. Se è vero che le emozioni nel corso dei 90 minuti non sono state tante, con Skorupski e Svilar che sono comunque stati bravi a neutralizzare le poche occasioni che ci sono state, è anche vero che la Roma probabilmente ha qualcosa da recriminare dal punto di vista della direzione arbitrale. Due sbracciate, una di Sosa ai danni di Solbakken e un'altra di Lykogiannis ai danni di Ibañez, hanno mandato su tutte le furie Mourinho, che anche all'intervallo ha chiesto spiegazioni ad Orsato. 

La Roma, falcidiata dalle assenze, incontra un Bologna anch'esso privo di qualche giocatore importante, tra cui Soumaoro, Lucumì, Posch, Sansone, Soriano e Kyriakopoulos. Thiago Motta non ha tantissime opzioni, ma quelle che ha le sfrutta praticamente tutte dal primo minuto in un 4-2-3-1 piuttosto offensivo, con Arnautovic prima punta supportato da Orsolini, Ferguson e Barrow. Mourinho deve già fare a meno di Llorente, Smalling, Kumbulla, Karsdorp ed El Shaarawy, in più lascia nella Capitale anche Dybala e Rui Patricio, evidentemente non al meglio della condizione. Per questo si affida al secondo portiere Svilar e a giovanissimi come Tahirovic e Missori, mentre davanti punta su Belotti e Solbakken. Dopo tre minuti sono i padroni di casa a creare la prima occasione da gol, con Ibañez che sul più bello stoppa Arnautovic. Qualche minuto più tardi, Solbakken viene atterrato in area di rigore da una sbracciata di Sosa, ma per Orsato non c'è nulla. Al minuto 17 sono di nuovo i rossoblù a rendersi pericolosi, questa volta con Orsolini. L'esterno del Bologna rientra sul piede forte, il mancino, e calcia, ma Svilar è bravo a distendersi e a deviare in angolo. L'occasione più ghiotta la Roma ce l'ha al minuto 23, quando Solbakken, scappando a Sosa, pesca Belotti al centro dell'area di rigore. Il Gallo colpisce a botta sicura, ma calcia troppo centralmente e Skorupski riesce a respingere. La partita la fa il Bologna, mentre i capitolini attendono e aspettano il momento giusto per ripartire in contropiede. 

La Roma in vista del Leverkusen fa riposare altri titolarissimi, che però nel corso della ripresa, considerato lo 0-0, entrano per cercare di dare uno sprint nel finale e di vincere la partita. Dopo una decina di minuti Mourinho manda in campo Mancini, Bove ed Abraham rispettivamente al posto di Celik, Wijnaldum e Belotti. La gara cambia volto, con i giallorossi che alzano il baricentro e prendono in mano il pallino del gioco. Il Bologna, pur non subendo molto, sembra in difficoltà, per questo cambia anche Motta, inserendo in campo Lykogiannis, Moro e Zirkzee al posto di De Silvestri, Ferguson ed Arnautovic. Al minuto 70 è proprio Lykogiannis a sbracciare vistosamente all'interno dell'area di rigore su Ibañez, ma per Orsato ancora una volta non c'è nulla. Mou butta dentro anche Pellegrini, ma le uniche occasioni per vincere la partita, neutralizzate da Skorupski, capitano sulla testa di Mancini e di Abraham. A pochissimi secondi dalla fine, anche il subentrato Zirkzee sfiora il gol, con una girata improvvisa di sinistro che termina di un soffio a lato. Il match termina a reti bianche e il Bologna ferma l'ennesima big dopo Inter, Lazio, Milan e Juventus. 
 


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