Stato di calamità naturale nel Lazio per la siccità
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha firmato il decreto con cui proclama lo “stato di calamità naturale” per la regione Lazio e chiede il riconoscimento dello "stato di emergenza" alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile, a causa della grave crisi idrica che si è determinata per l’assenza di piogge e in conseguenza della generalizzata difficoltà di approvvigionamento idrico da parte dei Comuni.
“Per ora mi permetto di dire a tutti di fare attenzione, e di fare i conti con l’emergenza climatica, che in questo caso significa risparmiare acqua. I sindaci devono adottare subito delle prime misure, perché la situazione sarà molto critica e dovrà basarsi sul risparmio idrico in tutte le attività, a partire dai consumi familiari.
Queste le prime dichiarazioni di Zingaretti, che chiede appunto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, di valutare la dichiarazione dello “stato di emergenza sulla base della evoluzione degli scenari di severità idrica in corso, provvedendo alla successiva trasmissione dei dati e del quadro dei fabbisogni per la verifica della sussistenza dei requisiti e dei presupposti al fine di fronteggiare adeguatamente la situazione emergenziale”.
Lo stato di calamità naturale – si legge nel provvedimento – è previsto per l’intero territorio della Regione Lazio e fino alla data del 30 novembre.
Nel decreto si sottolinea che per la gestione dell'emergenza idrica e per il sostegno alle popolazioni e alle attività produttive sono indispensabili misure di natura straordinaria ed emergenziale.