Prima dell'inizio della stagione un avvio così da parte della Roma non se lo sarebbe immaginato nessuno, eppure i giallorossi dopo 6 partite di campionato si ritrovano con 5 punti in classifica, mai così male nell'era dei tre punti, e con una sonora sconfitta per 4-1 sul campo di una neopromossa come il Genoa. Gilardino, tenendo fuori un trequartista come Malinovski, decide di dare più fisicità al centrocampo facendo partire dal primo minuto di gioco Frendrup. 

La scelta si rivela essere fin da subito azzeccata, tanto che al minuto 5 i padroni di casa si ritrovano già in vantaggio, con il gioiellino Gudmunsson che fa secco Rui Patricio. La Roma tenta di costruire il gioco dal basso e di arrivare ad innescare Dybala e Lukaku, ma il Genoa pressa alto e i giallorossi non riescono a costruire assolutamente nulla. Solamente una volta, al minuto 22, riescono ad affacciarsi dalle parti della difesa avversaria e proprio in quella circostanza trovano l'unico gol della giornata che vale il momentaneo pareggio. Cross di Spinazzola dalla sinistra, inserimento perfetto di Cristante che di testa gela l'estremo difensore avversario. Entrambe le squadre nella prima mezz'ora sono piuttosto sfortunate: il Genoa perde per infortunio Badelj e Strootman, mentre la Roma, priva già di Smalling, perde anche Llorente. Questo, per mantenere la difesa a 3, costringe Cristante ad abbassarsi sulla linea dei difensori con Bove che subentra e si posiziona a centrocampo. L'equilibrio difensivo romanista diventa ancora più precario di prima, infatti Gudmunsson scappa a Bove, Kristensen e Paredes e dà il via all'azione che, su assist di Thorsby, porta al gol del 2-1 di Retegui

In avvio di secondo tempo Mourinho sostituisce Mancini (ammonito) con Belotti e passa al 4-3-3. La Roma sembra avere una discreta reazione, complice anche la minor aggressività dei padroni di casa che rifiatano un pochino. Lukaku mette in porta il pallone del 2-2, ma in fuorigioco. Dybala impensierisce la retroguardia avversaria con una conclusione dal limite dell'area, poi i giallorossi non sfruttano una serie di calci d'angolo a favore. Un corner, tuttavia, lo sfrutta il Genoa, che con Thorsby, già autore dell'assist per il gol del 2-1 di Retegui, firma il tris e affonda la Roma. I capitolini escono con la testa dal terreno di gioco e nei minuti successivi c'è addirittura spazio per il poker genoano, la cui firma è quella del subentrato Messias. Dopo il triplice fischio, i giocatori della Roma si dirigono sotto il settore ospiti per chiedere scusa, ma la reazione dei tifosi è rabbiosa. Adesso Mourinho è davvero in bilico. 
 


💬 Commenti