Ormai ne siamo consapevoli, guardare una partita della Roma non è il massimo dello spettacolo per quanto vediamo in campo. Tanta grinta, determinazione, tanto agonismo, ma poca qualità e coralità nelle giocate offensive. Anche la partita contro il Bologna, infatti, è una partita brutta, con poche emozioni e con pochi sussulti. Un match da 0-0, che non finisce a reti bianche per via del calcio di rigore trasformato nei primi minuti di gioco da Capitan Pellegrini. Quanto basta per tornare a vincere e per portare a casa tre punti importanti in chiave Champions League. Il Bologna di Thiago Motta muove tanto il pallone ma concretizza poco, il possesso palla dopo il fischio finale dice 62% in favore degli ospiti. 

Le emozioni più grandi senza ombra di dubbio si respirano nel pre-partita, quando tutto lo Stadio Olimpico ed entrambe le squadre salutano per l'ultima volta Mihajlovic, ex sia della Roma che del Bologna. Per quanto concerne la partita e le scelte di formazione, invece, Mourinho decide di lasciare in panchina Abraham e di far ricoprire a Zaniolo il ruolo di prima punta. La novità è il giovane Tahirovic a centrocampo al fianco di Cristante, mentre Karsdorp, accusato di tradimento dopo la trasferta di Sassuolo, resta ancora in tribuna. Il match si accende subito e alza le aspettative, perché dopo non appena 6 minuti Lucumì stende Dybala all'interno dell'area di rigore. Penalty per i giallorossi. Sul dischetto va Pellegrini, che resta freddo, non sbaglia e porta in vantaggio i suoi. Da quel momento in poi i ritmi calano immediatamente, la Roma si compatta dietro e lascia il pallino del gioco nelle mani del Bologna, che però non riesce praticamente mai a rendersi pericoloso. Dalla parte dei rossoblù qualche guizzo di Orsolini e un paio di duelli tra Arnautovic e Smalling, nulla di più. Sponda romanista, invece, ci sono da registrare solo una deviazione di Zaniolo su un tiro di Mancini, una percussione di Cristante e una giocata in area interessante di Dybala. 

La ripresa è un pochino più emozionante dei primi 45 minuti di gioco, soprattutto all'inizio. La Roma sfiora subito il gol del 2-0 con Zaniolo, che non approfitta di un errore vistoso di Soumaoro. Dall'altra parte è Orsolini a fare la stessa identica cosa, l'esterno del Bologna non sfrutta un errore in uscita di Ibañez e non serve Dominguez completamente libero di calciare a porta spalancata. I giallorossi decidono di non pressare alti e di abbassare il baricentro per poi ripartire in contropiede, sfruttando un paio di palloni illuminanti di Pellegrini che però non vengono capitalizzati. I ragazzi di Thiago Motta sfiorano il pari in mischia, poi parte la girandola dei cambi e di sussulti importanti non se ne vedono fino al 90esimo. Zaniolo si fa male e al suo posto entra Abraham, poi si deve arrendere anche Dybala. Proprio il centravanti inglese all'ultimo secondo respinge sulla linea il colpo di testa di Ferguson, ad un passo dall'1-1 e dall'ammutolire uno Stadio Olimpico che invece dopo il fischio finale tira un immenso sospiro di sollievo. 
 


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