È bastato guardare i video e la polizia è riuscita facilmente ad individuare chi fosse l’uomo, un 40enne, che il 26 febbraio ha preso a pugni Jean Pierre Moreno e un suo amico che si scambiavano effusioni sulla banchina della metropolitana. Rischia le accuse di lesioni personali e ingiuria

La storia di Christopher Jean Pierre Moreno è una storia molto particolare, 24 anni, attivista per i diritti degli omosessuali e rifugiato in Italia dal Nicaragua proprio in seguito a discriminazioni e minacce subìti nel suo Paese d’origine, e che anche qui è rimasto vittima di violenza per lo stesso motivo. Era insieme ad Alfredo Zenobio, un suo amico con il quale si frequenta da qualche settimana sulla banchina della metropolitana roma a quando sono stati aggrediti da un uomo, si tratta di un 40enne già conosciuto dalle forze dell’ordine - ma senza precedenti penali - che anche in altre circostanze sarebbero intervenute per alcuni comportamenti intemperanti e violenti, anche se non sembra ai danni di gay. L’uomo, che frequenta la stazione della metropolitana di Valle Aurelia, potrebbe adesso essere denunciato per lesioni e ingiurie, visto che i due ragazzi, di 24 e 28 anni, sono stati presi a calci e pugni, come testimonia chiaramente il video che Jean Pierre e Alfredo, assistiti dall’avvocato Valentina Ciaramella della Rete Lenford per i diritti Lgbt, hanno consegnato lunedì mattina negli uffici del commissariato Aurelio. Ma gli investigatori si erano già mossi fin dalla serata di sabato, quando quelle stesse immagini - ma con il volto dell’aggressore coperto da un bollino - erano state pubblicate sul sito di Gay Net News.

Adesso ci sarebbe la certezza dell’identificazione del personaggio, che rischia anche una pesante sanzione e una denuncia supplementare visto che la sera del 26 febbraio, quando è avvenuta l’aggressione, ha attraversato per due volte i binari della metropolitana, la prima per andare a picchiare i due giovani solo perché poco prima si erano scambiati un bacio sulla banchina e poi per allontanarsi in treno nella direzione opposta a quella delle vittime, verso il centro. A riprendere la scena un amico della coppia che non aveva reso noto il video e lo ha fatto solo nei giorni scorsi, ma nel frattempo la polizia sarebbe riuscita comunque a recuperare anche le immagini della videosorveglianza interna alla stazione. Un tassello in più per ricostruire quanto accaduto, visto che dai frame pubblicati in Rete l’aggressione inizia con il 40enne che corre verso i ragazzi che cercano in qualche modo di parare i suoi colpi (sono stati medicati in ospedale e giudicati guaribili in tre e cinque giorni).


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