Da oggi il Green pass diventa obbligatorio in tutti i posti di lavoro, pubblici e privati. Chi sperava in una marcia indietro da parte del governo si deve arrendere per il momento alla linea dura di Draghi. In molti però sembravano già averlo capito infatti con l'obbligo di Green pass le prime dosi di vaccino sono cresciute del 46%, rispetto al trend atteso in assenza di obbligo. La stima si basa, a quanto apprende l'ANSA, sui dati aggiornati in possesso della struttura commissariale e calcola 559.954 prime dosi in più legate alla certificazione verde. Inoltre, la media dei tamponi giornalieri da quando è stato introdotto l'obbligo è tra i 250mila e i 300mila.
In un solo giorno sono stati emessi 563.186 Green pass, la maggior parte dei quali - 369.415 - in seguito ad un tampone.

Proprio sulla vicenda tamponi si è espresso nuovamente in queste ore Mario Draghi, non ci sarà un azzeramento dei costi per le aziende che vogliano pagare i tamponi ai dipendenti, ma il governo valuta in queste ore di introdurre ulteriori deduzioni per le imprese. E' quanto specificano fonti governative all'ANSA, alla vigilia dell'entrata in vigore del Green pass per i lavoratori. I sindacati, nell'incontro con il premier Mario Draghi, sono tornati a chiedere che siano le aziende a pagare i tamponi ai dipendenti, il governo comunque esclude di garantire la gratuità con un azzeramento dei costi per le imprese, ma sta riflettendo se rafforzare gli aiuti alle aziende, che hanno già un credito d'imposta al 30%.

"Io ho sempre detto calmeriazione sì, gratuità no. Credo debba restare questo principio. Penso che dobbiamo preoccuparci dei dubbi di alcuni ma anche della tutela dei molti che si sono vaccinati e rispettare la loro scelta e il loro senso civico". Così il ministro del Lavoro Andrea Orlando

"Se temo problemi domani con l'avvio del green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro? Credo sarà un passaggio non semplice, un avvio sicuramente complicato. Era nell'ordine delle cose. Ma é il prezzo da pagare per spingere nella direzione giusta il paese, verso la vaccinazione per la sconfitta del virus. Io credo che disagi possono essere ridotti", afferma Orlando. "Io penso che ci siano le condizioni affinché disagi e difficoltà siano ridotti al minimo, se c'è la buona volontà di tutti e lo spirito di confronto che oggi si è manifestato nell'incontro con i sindacati", aggiunge.

Per il memento a Roma la situazione sembra sotto controllo, c’è paura per nuove manifestazioni che possano sfociare in violenza ma si stanno prendendo tutte le misure per evitare gli errori commessi.


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