Filippo Inzaghi, tecnico del Benevento, ha parlato in conferenza stampa in vista del match di domenica prossima contro la Roma: Qual è la condizione generale della squadra? "Iago Falque e Improta hanno avuto qualche acciacco e speriamo di recuperarli nei prossimi allenamenti. Quanto a noi, siamo reduci da due ottime partite, sono convinto che col Bologna avremmo meritato di vincere. Sulla carta contro la Roma è la classica gara impossibile, ma abbiamo già sovvertito altri pronostici. Ionita trequartista? Vedremo, anche in base ai calciatori a disposizione. A centrocampo c'è grande concorrenza, vedrete che i cambi saranno determinanti". Moncini o Gaich in campo nella ripresa, possibile? "Vedremo come si metterà la gara, stanno migliorando tanto e hanno bisogno soltanto di un po' di tempo per fare il loro contributo. Sono pronti a darci una mano". Roma in difficoltà quando costruisce dal basso, ma imprendibile una volta superata la prima pressione. Come ci si comporta? "Serve la partita perfetta, sperando che loro non siano al massimo. Apprezzo molto Fonseca, un ottimo allenatore. Roma e Lazio giocano il miglior calcio in Italia, davanti hanno un potenziale stratosferico e non possiamo sbagliare nulla. All'andata, però, per settanta minuti li abbiamo messi in grossa difficoltà e potevamo anche andare in vantaggio. Non vediamo l'ora di scendere in campo per vivere questa gara ricca di emozioni". Come sta Letizia? "E' recuperato, ma non vogliamo rischiare. Chi ha giocato al suo posto ha fatto bene, questa è la vera forza del gruppo. Ci ha dato tantissimo, è un difensore molto importante, ma è stato fermo 50 giorni e non cambia nulla attendere un'altra settimana. Da martedì riprenderà a lavorare stabilmente in gruppo, a Napoli sarà a disposizione". Cosa pensa della Roma e del calendario che vi aspetta? "Sono terzi in classifica con grande merito, in Europa League stanno facendo un percorso eccellente e in avanti hanno giocatori impressionanti. Ma il Benevento ha già fermato Lazio e Juventus, nessuno lo avrebbe mai immaginato. Proveremo a fare la stessa cosa anche con la Roma e con il Napoli, ricordando da dove siamo arrivati e che la classifica è di tutto rispetto. Non rilassiamoci, ma non dobbiamo avere timori reverenziali". Con quali caratteristiche ci si salva in questa serie A? "Abbiamo acquisito la consapevolezza che possiamo fare questa categoria. La classifica è bella, ma non possiamo rilassarci. Cagliari, Torino e Parma hanno un blasone diverso, un bacino d'utenza importante e il mercato ha consentito loro di rinforzarsi. Il vantaggio sulla terzultima c'è, non possiamo negarlo, ma non abbiamo mai staccato la spina pensando di essere salvi. Sono molto orgoglioso del nostro percorso, la mentalità farà la differenza". C'è ancora rammarico per la gara d'andata? "Quella sera capimmo quanto fosse difficile la categoria, ma allo stesso tempo che il Benevento poteva fare bella figura contro chiunque. Sul 2-2, a 20 minuti dalla fine, abbiamo avuto una grande occasione con Lapadula. E' passato un girone, sarà un'altra storia e vogliamo fare una grande gara nel pieno rispetto di un avversario fortissimo". Roma in campo giovedì, può essere un vantaggio per voi? "Mi auguro che sia un vantaggio per noi e un fattore per portare a casa un risultato positivo. Ma stiamo parlando di un top club italiano, l'alternativa al titolare è sempre un potenziale titolare. Dzeko, Pellegrini, Pedro e tanti altri sono calciatori veramente fortissimi. Ma io penso alla mia squadra, so che stiamo lavorando bene e sono estremamente fiducioso in vista di domani". Il Benevento segna poco in avvio e subisce tanti gol, come mai? "Per portare a casa risultati contro le big non potremo sbagliare nulla, ma nessuno parte con la volontà di sbagliare l'approccio. Basti vedere cosa è successo alla Juventus in Champions League contro il Porto. Ovviamente la Roma non perdonerebbe una falsa partenza, sta a noi mantenere un rendimento costante per 90 minuti e dare tutto quello che abbiamo. Potrebbe non bastare e ne siamo consapevoli, fondamentale sarà tornare a casa a testa alta, senza rimpianti e con ritrovate consapevolezze in termini di classifica e di atteggiamento".

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