Tante domande dopo l'ennesima sconfitta della Roma, quella di sabato sera a Bergamo contro l'Atalanta, diretta rivale per il quarto posto che è riuscita a conquistarlo senza troppa fatica.
Ci si chiede quali siano i problemi di questa squadra che, dopo una buona partenza a settembre, sta facendo una seconda metà di campionato ad un livello molto basso.
Sicuramente i giocatori: abbiamo visto un match in cui il migliore in campo è stato Bruno Peres, un giocatore scartato dalla serie B brasiliana e che scende in campo facendo di più delle sue possibilità. Se lui è il migliore, il problema è evidente. Giocatori ad un livello troppo basso per giocare nella serie A italiana. Un campionato, quello di serie A, che richiede un ottimo equilibrio tra tattica, tecnica ed equilibrio. Equilibrio che sembra mancare a questi giocatori e la tecnica da sola non è sufficiente, non basta perché qualsiasi giocatore che arrivi in serie A ha, chiaramente, buona tecnica.
Problema Fonseca. Un allenatore che non sembra più l'uomo adatto a stare al comando, nonostante nella prima parte di campionato ha lavorato bene. Ma, il vero problema di Fonseca, è il negare. Negare che la squadra stia andando male, negare che c'è bisogno di un cambio di direzione, proprio come si evince dalle dichiarazioni fatte nel postpartita contro l'Atalanta. Uno "yes man" che, però, in questo modo non aiuta la squadra.
Problema della società, con un presidente lontano, negli Stati Uniti, e che nega i problemi dichiarando che la squadra non sta giocando, ma che può fare bene, Sembra che Pallotta, ormai, non aspetti che il passaggio di società.
Problema Petrachi, ormai isolato dalla squadra.
E allora si chiede un cambio: cambio dei giocatori, cambio dell'allenatore, cambio del ds, cambio di società. In questo modo pare non ci si concentri più sull'andamento del campionato, ma si sia già proiettati a settembre, sperando nel cambiamento, piuttosto che lavorare su ciò che si può fare oggi.
Situazione gattopardiana, quindi, per la Roma: cambiare tutto affinché non cambi nulla.
